Carenza di medici e pediatri per l’assistenza di base, anche il FVG in difficoltà

FVG – Anche il Friuli Venezia Giulia sta sperimentando la carenza di personale medico per l’assistenza di base. La Regione ha pubblicato il 25 ottobre, per la seconda volta, l’elenco degli ambiti territoriali in cui c’è necessità di medici e i numeri sono preoccupanti.

La difficoltà a reperire un medico di base ed ancor più un pediatra sta diventando un’emergenza anche nel resto dell’Italia. La Fimp (Federazione italiana medici pediatri) fa presente che, in seguito ai numerosi pensionamenti, la ricerca di un pediatra rischia di diventare una “mission impossible”.

Questi i numeri resi noti dalla Federazione: «nel 2010-15 abbiamo “perso” 1.750 pediatri, mentre in base ai dati anagrafici tra il 2015 e il 2020 ne andranno in pensione 3.630».

Nel 2015 c’è stato un record di 7-800 pediatri pensionati in tutta Italia. «Nel 2020-25 – avverte la Fimp – avremo ben 4.600 pediatri in meno».

La situazione rischia di peggiorare, visto che i pediatri invecchiano e vanno in pensione, ma non c’è un numero sufficiente di giovani medici in grado di sostituirli.

«Oggi – conclude la Fimp – sono circa 11 mila i pediatri di libera scelta attivi, mentre ne servirebbero 14 mila. Dalla nostra specialità escono però solo 280 giovani l’anno, troppo pochi per sanare le uscite».

Alla carenza di assistenza di base è dedicato il convegno “Carenza di medici, Salute a rischio: problemi prospettive soluzioni” che si terrà venerdì 27 ottobre 2017, ore 9.30 a Padova, nell’Aula Magna “Galileo Galilei” di Palazzo del Bo, organizzato dall’Università di Padova per affermare la necessità di trovare soluzioni a quella che è stata definita una vera e propria emergenza.

“Tra i vari, numerosi diritti previsti dalla Costituzione, vi è quello alla salute. Il contenuto di questo essenziale diritto – che qualifica, nella misura in cui viene concretamente assicurato, uno Stato come civile o incivile – è corroso da una crisi economico-finanziaria che pare irreversibile. – spiega nel testo introduttivo il costituzionalista Mario Bertolissi –  Questo e non altro spiega perché mai la Corte costituzionale ha dovuto ricordare che esiste un “nucleo irriducibile del diritto alla salute protetto dalla Costituzione come ambito inviolabile della dignità umana” (sent. n. 509/2000).

La mancanza di un’assistenza e di cure appropriate mette in gioco la salute e la dignità della persona.

“Ogni giorno, ormai, si è costretti a prendere atto di inadeguatezze – relative, ma pur sempre rilevanti -, che hanno ad oggetto la tutela della salute. In tutto questo, c’è la cosiddetta malasanità. C’è, pure, la sanità ordinaria, positiva, appagante, che sta correndo il rischio del declino. – continua il docente. –  Per carenza di medici, il cui organico si sta assottigliando, perché le risorse destinate alle borse di studio per la medicina specialistica sono insufficienti”.

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