Ubriaco e con finta pistola spaventa i passeggeri del Regionale Veloce Trieste-Venezia

Trieste – La Polizia Ferroviaria di Trieste è stata chiamata ad intervenire a bordo di un treno Regionale Veloce in partenza per Venezia. Un passeggero aveva infatti allertato il personale viaggiante in quanto un uomo, palesemente ubriaco, si vantava ad alta voce di essere in possesso di una pistola.

Il passeggero molesto, un cittadino serbo trentancinquenne, di corporatura piuttosto robusta ed alto oltre il metro ed ottanta, avvicinato in un primo momento dal Capo treno, alla richiesta di esibire il biglietto, ha preferito rispondere di essere in possesso di un’arma da fuoco, chiedendo con arroganza al funzionario delle ferrovie se anche lui ne avesse una.

I due operatori Polfer intervenuti hanno, a questo punto, circondato l’uomo entrando sul vagone da due accessi diversi per prevenire ogni sua possibile reazione.

Al momento dell’intervento, avvedutosi dell’arrivo degli agenti, lo straniero ha cercato lentamente di estrarre l’arma che deteneva occultata ad altezza cinta nei pantaloni, ma è stato prontamente immobilizzato, nonostante un tentativo di timida reazione fisica che non ha avuto conseguenza alcuna sugli operatori.

Appena sequestrata, l’arma si è rivelata una perfetta imitazione, modello “softair” di una pistola, priva, inoltre, del tappo rosso e sostanzialmente innocua, ma del tutto indistinguibile da un’arma vera.

L’uomo, fatto scendere dal convoglio, una volta a terra ha iniziato ad opporre resistenza tentando di colpire gli operatori Polfer con calci e schiaffi. Il suo palese stato d’ubriachezza lo ha fatto infine cadere sulla massicciata e, stante la sua mole e l’incapacità a deambulare causata dallo stato etilico, è stato necessario far intervenire il 118. In attesa del personale sanitario, l’uomo ha continuato a tentare una impossibile fuga cercando di colpire i due agenti. Non riuscendovi, dinanzi ad un numeroso pubblico di viaggiatori ed operatori delle ferrovie, ha preso ad apostrofarli con pesantezza unendo agli insulti diverse minacce di morte.

Ha continuato a dare in escandescenze anche nei confronti del personale sanitario tanto da rendere necessario l’uso delle manette e la presenza della personale della Polizia Ferroviaria perfino sull’ambulanza ove si sono ripetute i tentativi di aggressione fisica e verbale.

Alla fine, a carico del cittadino straniero, sono stati contestati la resistenza, la violenza e minaccia nonché l’oltraggio a Pubblico Ufficiale come anche il “procurato allarme” causato dalla presenza della pistola in plastica, prontamente sequestrata. Lo stesso è stato infine destinatario di un ordine di allontanamento temporaneo (DASPO) dal luogo ove stato commesso il fatto.

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