Caritas Italiana e Fondazione Migrantes: presentato il Rapporto Immigrazione 2022

Roma – È stato presentato oggi 7 ottobre a Roma il nuovo Rapporto Immigrazione curato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. Ha aperto i lavori Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, presidente di Caritas Italiana e arcivescovo di Gorizia.

Il tema di quest’anno è quello scelto da papa Francesco per la 108esima Giornata del Migrante e del Rifugiato, celebrata lo scorso 25 settembre: “Costruire il futuro con i migranti”.

Erano presenti il Ministro Patrizio Bianchi, che ha tenuto un intervento su “Orientamenti e prospettive dell’istruzione in tema di immigrazione”; mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario della CEI – Conferenza Episcopale Italiana su “I migranti dentro il cammino sinodale della Chiesa in Italia”; Asmae Dachan, giornalista e scrittrice italo-siriana con “Italiani madrelingua. Il polmone verde della cultura italiana”.

Le conclusioni sono state affidate a mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara, Presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes.

Le relazioni hanno segnalato la necessità di un miglioramento della capacità di presa in carico dei bisogni dell’intera popolazione per costruire insieme il futuro.

Le cifre

A inizio 2022, a livello globale, i migranti forzati – a causa di guerre, regimi ostili, povertà e cambiamento climatico – hanno superato la soglia di 100 milioni. 345 milioni di persone sono a grave rischio alimentare, quasi 200 milioni in più rispetto a prima della pandemia.
In Italia è ripresa la crescita della popolazione straniera, con 5.193.669 cittadini stranieri regolarmente residenti al primo gennaio 2022, +3% rispetto allo scorso anno. In aumento anche i rilasci dei permessi di soggiorno: 275 mila, +159% rispetto al 2020.

Nell’ultimo decennio si è assistito a una contrazione senza precedenti dei flussi per motivi di lavoro, a una sostanziale stabilità di quelli per ricongiungimento familiare e a una rapida crescita degli arrivi di persone in cerca di protezione internazionale.

Tuttavia per la prima volta, dall’anno scolastico 1983-84, si è avuta una diminuzione del numero degli alunni non italiani che sono 865.388 in totale.

Ammontano a circa 1 milione e 500mila le persone che hanno acquisito la cittadinanza italiana al 1° gennaio 2020. I nuovi cittadini hanno un’età media più alta di oltre 4 anni rispetto ai cittadini stranieri residenti e sono soprattutto di origine albanese e marocchina.

Durante il 2021 si è registrata una ripresa delle concessioni di nuovi permessi – in totale quasi 242mila, +127% rispetto al 2020 – e anche i nuovi documenti per asilo sono tornati a crescere: ne sono stati emessi quasi 31mila (+129% in un anno).

Nel 2021 la maggior parte dei permessi per asilo e protezione è stata concessa a cittadini del Pakistan (6.090 nuovi documenti rilasciati) seguiti a distanza dai cittadini del Bangladesh (quasi 5mila permessi) e della Nigeria (oltre 3mila).

Print Friendly, PDF & Email
Condividi