Ricerca scientifica: Trieste sarà sede del Big Science Business Forum 2024

Trieste – Si è svolta a Granada ieri 6 ottobre la cerimonia del passaggio del testimone del Big Science Business Forum (BSBF) tra la città andalusa, sede dell’edizione 2022, e Trieste, candidatura espressa della volontà congiunta della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (nelle vesti di capofila), PromoTurismoFVG, Area Science Park e ILO Network Italia (il coordinamento nazionale degli Industrial Liaison Officers presso le grandi organizzazioni internazionali della Big Science), in collaborazione con gli enti scientifici territoriali.

L’evento si terrà in autunno al Trieste Convention Center dove è previsto l’arrivo di oltre mille persone dall’Italia e dall’estero.

“Un successo per il Friuli Venezia Giulia, e per la città di Trieste in particolare, che diventa una volta di più protagonista di un evento internazionale di primissimo piano. Agevolare l’incrocio tra le prospettive di sviluppo delle aziende e gli obiettivi delle grandi infrastrutture di ricerca significa infatti imprimere una significativa accelerazione ai processi di innovazione e allo sviluppo economico.”

Queste le parole dell’assessore regionale a Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen, intervenuta di persona a Granada.

“Il ruolo giocato da Trieste sul versante della diplomazia scientifica – ha commentato ancora Rosolen – ci ha permesso di tagliare un nuovo ambizioso traguardo, dopo ESOF 2020 e il G20 su innovazione e ricerca del 2021.”

Quella che si terrà in Friuli Venezia Giulia sarà la terza edizione di BSBF che, dopo l’esordio a Copenaghen nel 2018, ha dovuto fermarsi per l’emergenza Covid per riprendere quest’anno a Granada, con oltre 1.100 partecipanti e 190 espositori.

Nell’autunno del 2024, il Big Science Business Forum approderà quindi al Trieste Convention Center e porrà a confronto due mondi, quelli della ricerca e dell’impresa, chiamati a una sempre più stretta collaborazione sia nella definizione degli obiettivi che nel loro perseguimento.

“Le grandi infrastrutture europee di ricerca – ha detto l’assessore regionale – devono in particolare avere chiaro che la coesione a più ampio spettro con le realtà produttive, le istituzioni e le comunità rappresenta lo strumento di maggior peso per rispondere in modo efficace alle sfide del futuro e alle complesse dinamiche relazionali con gli altri principali player mondiali.”

“Un ultimo aspetto – ha concluso Rosolen – riguarda le ricadute economiche: non solo quelle, assolutamente apprezzabili, legate al turismo congressuale, ma quelle con un orizzonte temporale più, ampio figlie dell’interrelazione tra ricerca e sviluppo nel contesto di un mercato da 37 miliardi di euro.”

Dal canto suo, la presidente di Area Science Park Caterina Petrillo ha posto l’accento sul ruolo di cerniera del Friuli Venezia Giulia, “in grado di costruire il proprio successo anche facendo leva sulla propria capacità di relazionarsi in modo proficuo con il Centro ed Est Europa” e sugli importanti investimenti del PNRR. Proprio su quest’ultimo aspetto, la presidente ha rimarcato “l’urgenza di predisporre un network che realizzi un collegamento efficace tra le esigenze delle infrastrutture di ricerca e il sistema dei fornitori: un obiettivo che, proprio grazie a BSBF 2024, potrà beneficiare di un’ulteriore rilevante implementazione.”

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