“Città Visibile” per dare voce alle periferie: un progetto che illumina la città che non si vede

Trieste – La città e la periferia, l’appartenenza a dei luoghi, vivere il proprio quartiere o abitarci solamente, conoscere la sua storia e i propri vicini o non saperne nulla, né della prima né dei secondi, “Città Visibile”, progetto di video partecipativo, ideato dall’Associazione Maremetraggio e finanziato da Siae S’Illumina, va ad indagare all’interno di tre aree periferiche della città di Trieste con tre diversi percorsi laboratoriali condotti da artisti under 35 e rivolti a giovani che vivono in condizioni di marginalità sociale all’interno dei quartieri stessi.

Lo scopo è dare il via ad uno scambio creativo tra la generazione giovane e quella più anziana che vivono nelle aree periferiche della città di Trieste, grazie ad un percorso di ricerca e approfondimento finalizzato a raccontare il territorio con lo sguardo inedito di chi lo vive ogni giorno.

Il progetto è iniziato ad aprile e continuerà fino a ottobre sotto la guida dei tre artisti under 35 Filippo Gobbato, Laura Samani e Margherita Panizon affiancati dai tre tutor di video partecipativo, Erika Rossi, Davide Crudetti e Michele Aiello e coinvolge i giovani dei tre rioni di Valmaura, Ponziana e Melara nella realizzazione di un video partecipato – finalizzato alla produzione di tre documentari brevi o docufiction – con protagonisti gli abitanti del quartiere e in particolare gli anziani. Si è cominciato infatti dalla raccolta di materiali d’archivio, quali filmati e video familiari, fotografie ed oggetti del passato per stimolare gli anziani a parlare di sé, cercare nei cassetti e ricordare.

I ragazzi hanno avuto il compito di raccogliere temi e testimonianze e frammenti di storie al fine di restituire l’identità del territorio in cui vivono, in una auto-narrazione collettiva dei luoghi e degli spazi condivisi del quartiere.

A questo fine sono stati organizzati tre incontri conoscitivi nei tre rioni coinvolti di Valmaura, Melara e Ponziana a cui seguirà una fase di raccolta delle memorie e tre fasi laboratoriali estive dedicate prima alle scrittura e alle riprese – durante la 19.a edizione di ShorTS – e poi la terza, curata da Beppe Leonetti, dedicata al montaggio e alla finalizzazione dei filmati.

I tre prodotti audiovisivi saranno poi presentati alla cittadinanza nell’ambito di un evento pubblico organizzato a ottobre dall’Associazione Maremetraggio. Il progetto ha ottenuto il sostegno, in fase di presentazione della domanda, da parte dell’Azienda Sanitaria e del Comune di Trieste.

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi