Con il film “Il profumo del mirto” Francesco Mattu porta la Sardegna in Friuli Venezia Giulia

Pordenone – Francesco Mattu, per gli amici e per tutti quelli che lo conoscono più semplicemente “Kiodo”, ha portato la Sardegna nella Val Tramontina, in Friuli Venezia Giulia, dove risiede da oltre un decennio e dove ha trapiantato un gregge di pecore sarde da cui produce un formidabile pecorino, “sardo-friulano” come lo chiama lui, e una strabiliante ricotta.

Classe 1976, dopo l’infanzia vissuta a Ovodda, nel centro della Barbagia, Kiodo si è trasferito a Olbia, e nel 2007 ha deciso di replicare la scelta di un suo amico, un pastore sardo trasferitosi da tempo nelle montagne friulane. È proprio lui, Francesco Mattu, il protagonista del film “Il profumo del mirto”, una produzione di Karel film scritta e diretta da Christian Canderan.

Canderan regista, autore e produttore friulano, fondatore di Sunfilms –  presenterà il suo film, domani mercoledì 20 al Teatro Miotto di Spilimbergo, giovedì 21 al Teatro Pasolini di Casarsa e venerdì 22 ottobre a Cervignano, Teatro Pasolini.

Realizzato con la fotografia di Luca Melis e la colonna sonora d’eccezione firmata dal maestro compositore e cantautore sardo Piero Marras, il film è prodotto in collaborazione con Sunfilms e uscirà nelle sale distribuito dalla XMovie – Maxa Film di Roma a livello nazionale, a partire dal 17 ottobre e nelle settimane successive in tutte le sale del Circuito Cinema in Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Il progetto è sostenuto da un ampio pool di partners: il Ministero della Cultura, Film Commission Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna, Fondo Regionale dell’Audiovisivo Friuli Venezia Giulia e Unione dei Comuni della Barbagia.

Nel documentario Il profumo del Mirto scorre una vita di emozionanti ricordi, che toccano l’essenzialità della vita di Francesco e della sua gioventù in Sardegna, dove ogni piccola cosa che lo circondava aveva un immenso valore. È un’opera che focalizza sulla storia, la cultura, i costumi, i paesaggi, la musica e ovviamente la tradizione agroalimentare e i sapori della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, come sottolinea l’autore Christian Canderan, per evidenziare il forte legame che unisce da sempre queste due regioni e le loro genti, seppur molto lontane fra loro. Traspare l’ironia del popolo sardo, che in vari momenti del film si intreccia a quella friulana. Set privilegiato per le riprese in Friuli è stata la Val Tramontina con l’ovile di Kiodo: la sua quotidianità è stata ripresa in vari momenti dell’anno. Scorci stupendi della valle si rincorrono nelle riprese dei suoi viaggi in motocicletta con un accattivante passaggio anche alle pozze smeraldine. Altre cartoline che compongono questo particolare mosaico sono la laguna di Marano e i suoi splendidi casoni per una scena in barca, un passaggio a Maniago e Spilimbergo in qualche negozio tipico, e una grotta di una valle limitrofa dove si stagionano formaggi tipici. La Sardegna e in particolar modo la Barbagia, fanno scoprire invece un territorio e una cultura non molto conosciuti con momenti estremamente onirici, fra Domus de Janas, nuraghi, querce secolari e scorci veramente da favola. Nel cast oltre a molti volti sardi conosciuti, incuriosiscono le partecipazioni straordinarie di “Catine” Caterina Tomasulo (da anni ormai volto della comicità friulana) e Paolo Massaria (attore triestino di fiction e produzioni internazionali).

Il film ha trovato il sostegno di varie aziende friulane: Prosciuttificio Bagatto e Truant Vini di San Daniele del Friuli, Coltellerie Maserin Maniago, Autopiù Jaguar-Land Rover di Fiume Veneto.  Info: karel.it; www.karel.it

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