Covid-19, crescono i ricoveri in ospedale. Accelerano in modo significativo le vaccinazioni

FVG – Domenica 21 marzo sono 16.145 le persone positive al Covid-19 in Friuli Venezia Giulia, con un decremento di 39 unità.

I nuovi contagi di Covid sono 578 su 6962 test. Nel dettaglio, su 4.972 tamponi molecolari sono stati rilevati 389 nuovi contagi con una percentuale di positività del 7,82%. Sono inoltre 1.990 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 189 casi (9,5%).

I decessi registrati sono 15. I ricoveri nelle terapie intensive salgono a 81 mentre quelli in altri reparti passano da 564 a 596.

I clinicamente guariti sono 2.844. Le persone malate di Covid in isolamento nelle loro case sono 15.468.
Per far fronte all’aumento di casi sintomatici che richiedono il ricovero, l’Asugi ha convertito la S.C. Clinica Medica dell’ospedale Cattinara di Trieste in reparto Covid, con una progressiva implementazione dei posti letto per garantire la presa in carico e la cura dei soggetti positivi al Covid-19 e sintomatici.

Case di riposo e sanità regionale

Nelle residenze per anziani non sono stati rilevati casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre è stato registrato un caso tra gli operatori sanitari all’interno delle stesse.
Nel Sistema sanitario regionale (Ssr) nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale sono positivi al Covid un infermiere, un tecnico di laboratorio e un operatore tecnico.

Vaccinazioni

Sono 179.772 le dosi di vaccino somministrate in Friuli Venezia Giulia a fronte di 221.275 dosi disponibili.

Il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi è intervenuto alla prima giornata di vaccinazione massiva per la popolazione ultraottantenne del Medio Friuli nella tensostruttura di viale Invalidi del lavoro a Codroipo (nella foto ARC).

Così ha dichiarato Riccardi nell’occasione: “Dopo aver impostato questo piano vaccinale massivo sulla popolazione over ottanta, che deve proseguire con accelerazione soprattutto nei confronti delle persone che necessitano di vaccinazione a domicilio, adesso avvieremo la seconda priorità fissata dal piano nazionale, ovvero le persone vulnerabili”.

“L’obiettivo di vaccinare l’80 per cento degli ultraottantenni della regione entro aprile viene confermato – ha affermato Riccardi -. Questo modello organizzativo che abbiamo già testato a Cividale e Tolmezzo sta dando risultati e quindi lo continueremo ad applicare. Nei prossimi giorni contiamo di poter procedere anche con le persone vulnerabili, comunque una categoria molto ampia e che comprende circa 44mila soggetti, ai quali vanno aggiunti familiari e caregiver che potrebbero essere vaccinati, se privi di patologie, con AstraZeneca. Sempre con siero AstraZeneca, contiamo di partire nei prossimi giorni anche con la fascia dai 75 ai 79 anni, se priva di patologie”.

In merito alla carenza di personale Riccardi ha auspicato che “l’accordo con la medicina generale, l’intesa con gli specializzandi e la nuova apertura alle farmacie e anche la non esclusività di impiego del personale infermieristico, ci faccia moltiplicare la somministrazione del vaccino”.

Per quanto riguarda invece la disdetta delle prenotazioni per il siero AstraZeneca, Riccardi si è detto fiducioso di un veloce recupero.

“Abbiamo registrato un trenta per cento di disdette ma ieri, considerando il periodo dal 19 marzo, giorno in cui c’è stata la sospensione, al 16 aprile, abbiamo verificato che il riallineamento delle agende è stato praticamente recuperato. In conclusione stimiamo che la riduzione si attesti sul 6-7 per cento. Ci aspettiamo tra l’altro – ha affermato Riccardi – un rapido recupero con l’apertura alle categorie del personale forestale e della Protezione civile”.

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