Cresce l’occupazione dei giovani nel settore metalmeccanico del Friuli Venezia Giulia

FVG – Con 5.063 imprese attive, la metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia rappresenta quasi il 45% della manifattura regionale ed è un comparto trainante per l’occupazione, in particolare dei giovani.

Martedì 20 giugno, negli spazi di Innovation Factory di Electrolux Italia Spa di Porcia, è stato presentato il secondo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia.

All’evento erano presenti gli assessori al Lavoro Alessia Rosolen e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, Marzia Segato, responsabile risorse umane di Electrolux, del presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti e il presidente del cluster Comet Sergio Barel.

Ideato e coordinato dal Cluster della Metalmeccanica regionale Comet, lo studio è unico nel suo genere perché riunisce e analizza i dati provenienti da Innovation Intelligence FVG di Area Science Park, Università di Trieste e di Udine e Intesa Sanpaolo. In particolare, UniTS ha condotto assieme a UniUD l’attività di Instant Poll, sviluppando domande e metodologia, rielaborando e commentando le risposte delle imprese coinvolte.

Dallo studio emerge che nel settore manifatturiero del Friuli Venezia Giulia, il comparto della metalmeccanica svolge un ruolo primario in termini numerici e per l’apporto di personale nei flussi occupazionali, dove si registra una forte vivacità per assunzioni e per capacità, rispetto alla manifattura, di mantenere la crescita del saldo occupazionale. Nel comparto metalmeccanico gli avviamenti al lavoro sono stati 24.273 nel 2022 (saldo: 1.127), contro i 19.816 (saldo: 263) del resto della manifattura regionale.

Sono i giovani under 24 e le persone di nazionalità extra comunitaria la principale risorsa per le imprese. Per il periodo 2018-2022, i giovani di età inferiore ai 24 anni entrati nel mondo del lavoro sono il 23,7%, nonché la seconda fascia d’età per numero di assunzioni dopo quella 25-34. Il personale non comunitario, invece, per la prima volta nel 2022, presenta un saldo occupazionale annuale (562) maggiore rispetto al personale italiano (494).

Il comparto metalmeccanico presenta il suo tallone d’Achille nella parità di genere, sia da un punto di vista delle assunzioni di personale femminile, che nel 2022 sono il 24% del totale, sia per quanto riguarda l’equiparazione delle qualifiche, mentre la stabilità dei contratti manifesta un segnale positivo.

“I dati del report presentato oggi – ha detto l’assessore Rosolen – testimoniano l’andamento positivo dell’occupazione in Friuli Venezia Giulia che, nonostante la difficoltà di reperimento di manodopera in alcuni settori, continua a crescere rispetto al 2022 e al periodo prepandemico. I numeri, malgrado il lieve calo di assunzioni registrato tra il 2021 e il 2022, confermano il miglioramento in termini qualitativi del nostro mercato del lavoro; in particolare le politiche attive hanno dato come risultato nella metalmeccanica un incremento dei tempi indeterminati e delle stabilizzazioni”.

“Lo studio – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo regionale – ha poi messo in risalto che le imprese con un welfare più evoluto sono più solide e competitive sul mercato; questo avviene perché se il capitale umano viene formato e seguito nel percorso lavorativo, allora rimane fidelizzato all’interno dell’azienda. E sta proprio nel welfare, soprattutto quello territoriale inteso come servizi alla persona e alla famiglia ma anche in termini di formazione continua, il supporto che istituzioni e imprese possono dare alla vita dei lavoratori favorendo la scelta di rimanere nel territorio”.

 

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