Crisi della Cartiera Burgo, lavoratori in sciopero. Chiesto un incontro con i vertici dell’azienda

Trieste – Alla Cartiera Burgo di San Giovanni di Duino si è svolta mercoledì 6 marzo una manifestazione con circa 150 lavoratori in presidio davanti allo stabilimento per chiedere un incontro urgente all’azienda.

Nella stessa giornata c’è stato uno sciopero di 24 ore. Nel complesso, i sindacati hanno organizzato un pacchetto di cinque giornate di astensione dal lavoro.

I lavoratori protestano per il peggioramento della situazione occupazionale. Così i sindacati: “Oltre agli 87 licenziamenti, che entro il 18 marzo diventeranno operativi, la situazione si è ulteriormente aggravata in seguito alle dichiarazioni rese dal responsabile delle risorse umane della Burgo, Franco Montevecchi, che in un locale di Trieste ha annunciato una difficoltà della linea esistente rimasta, la Linea 3, tale da fare presupporre una eventuale fermata in futuro”.

Uno stop che avrebbe importanti ricadute occupazionali “mettendo a rischio ulteriori 225 posti di lavoro”.

La sindaca di Duino Daniela Pallotta, e quella di Monfalcone Anna Maria Cisint hanno affrontato la drammatica situazione produttiva della cartiera Burgo assieme ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali.

I due sindaci hanno manifestato la solidarietà e la vicinanza alle maestranze che hanno ricevuto le lettere di licenziamento esprimendo una valutazione fortemente critica per l’atteggiamento della proprietà.

Lo stabilimento rappresenta una realtà industriale rilevante le cui prospettive rischiano di essere gravemente compromesse a causa della mancanza di un idoneo piano industriale atto a valorizzare le potenzialità dell’azienda e a salvaguardare l’occupazione del territorio, in particolare di Duino e dell’Isontino da cui proviene una parte significativa delle maestranze.

I sindaci Pallotta e Cisint hanno auspicato che l’azione messa in campo della Regione e dal sindacato possa consentire di scongiurare i licenziamenti e creare le condizioni per un rilancio dell’azienda.

La sindaca di Monfalcone Cisint ha rimarcato il fatto che in presenza di alcune gravi crisi aziendali come la Burgo, la Eaton e la Nidec e di fronte ai fabbisogni di personale della Fincantieri possa essere assicurato un programma di recupero degli esuberi.

“Con la Regione e Fincantieri – ha rilevato Cisint – è già stato aperto un tavolo specifico sull’occupazione che, attraverso anche i fondi per la riqualificazione professionale, che l’amministrazione regionale è disponibile ad impiegare, possa consentire di dare risposte alla manodopera locale, prioritariamente ai dipendenti delle imprese in difficoltà, ma anche tenendo conto dell’alto tasso di disoccupazione presente nel territorio. È necessario che si arrivi quanto prima a dare concretezza a questo piano”.

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