Moria di api: 236 terreni sotto sequestro e 152 indagati per uso improprio di fitofarmaci

Udine – Sono 152 le persone indagate dalla Procura di Udine alle quali viene contestato al momento l’ipotesi di reato di inquinamento ambientale nell’ambito dell’inchiesta sulla moria di api in Friuli Venezia Giulia.

L’operazione di sequestro dei terreni è avvenuta in esecuzione di tre decreti di sequestro preventivo emessi dai gip del Tribunale di Udine su richiesta della Procura.

Lo rende noto la Procura in una nota diffusa stamattina in cui specifica che “i provvedimenti riguardano 236 terreni agricoli”.

Al sequestro preventivo dei terreni si aggiunge l’inibizione per l’anno 2019 alla coltivazione di mais conciato con qualsiasi principio attivo tossico.

I provvedimenti sono stati emessi dai giudice delle indagini preliminari del tribunale di Udine su richiesta della Procura nell’ambito di un’inchiesta condotta dal pubblico ministero Viviana Del Tedesco, che ipotizza il reato di inquinamento ambientale per l’uso nella semina del mais di un fitofarmaco – consentito dalla legge – impiegato però in maniera difforme dalle prescrizioni di sicurezza.

L’indagine si è sviluppata dopo la segnalazione da parte degli apicoltori di fenomeni di spopolamento e moria delle api da miele.

Dal 2000 ad oggi la popolazione di api si è dimezzata. Il danno all’ecosistema non è circoscritto al solo ambito agricolo ma ha delle ripercussioni a livello globale.

Al centro delle denunce di apicoltori ed ambientalisti vi è l’uso dei pesticidi e dei neonicotinoidi, questi ultimi contenuti nei prodotti per la concia del mais.

(la foto delle arnie è di Stefano Savini)

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