Danneggiamenti al Centro di raccolta Elide della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin

Trieste – La Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin esprime profondo sconcerto e indignazione per gli avvenimenti accaduti tra giovedì 20 e venerdì 21 luglio presso il Centro di raccolta Elide.

Ignoti hanno perpetrato un atto spregevole inserendo della colla all’interno delle serrature del Centro, causando danni materiali e provocando un grave disservizio.

Il primo atto di vandalismo è arrivato nella giornata di giovedì, quando è stata danneggiata la serratura dell’ingresso principale, che ha reso inservibile sia la serratura sia l’apertura automatica della serranda.

Gli operai, che proprio in questi giorni stanno concludendo i lavori di ripavimentazione, sono in quel caso riusciti ad entrare dal magazzino. Venerdì è arrivato il secondo danneggiamento, questa volta proprio alla serratura della porta del magazzino. 

Questa inaccettabile azione – così la nota della Fondazione – non solo comporta oneri economici per la Fondazione, la quale dovrà provvedere alla sostituzione della serratura danneggiata, ma è soprattutto sintomo di profonda mancanza di rispetto verso la sua missione e il lavoro che svolgiamo.

La Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, da anni impegnata con dedizione e passione nel sostenere le persone più vulnerabili della società, è stata colpita nuovamente da un atto vile e meschino. Ricordiamo con amarezza che l’estate scorsa, nel 2022, il Centro di raccolta Elide era già stato oggetto di minacce scritte sulle sue pareti, segnalando un deprecabile tentativo di intimidazione della sua attività.

Le dichiarazioni della Presidente della Fondazione Daniela Schifani

“Penso che chi non si rende conto del bisogno disperato di tanti sia una persona incattivita – dichiara la Presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, Daniela Schifani Corfini – non auguro a queste persone di trovarsi in una condizione di necessità ma, forse, è proprio quello che servirebbe per far loro toccare con mano cosa significa avere bisogno di aiuto. Voglio invece ringraziare una volta di più le tante persone che ci supportano in vari modi e che permettono alla Fondazione di operare da tanti anni”.

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