ESOF 2020 e Science in the City: a Trieste va in scena il mondo della scienza

Trieste – Dopo il lungo periodo di misure di contenimento della pandemia da Covid 19-SARS, a fine agosto Trieste si illumina di scienza con Esof 2020 e il festival Science in the City che lo accompagna.

Esof 2020, il Forum biennale europeo su scienza, società ed economia, che si terrà in città dal 2 al 6 settembre, è stato presentato il 28 agosto alla presenza di Stefano Fantoni, “champion” dell’evento, e di altre personalità del mondo scientifico e delle istituzioni.

ESOF – EuroScience Open Forum è una conferenza internazionale di cinque giorni dedicata a scienziati, ricercatori, giornalisti, aziende in ambito scientifico e innovativo, che in 130 sessioni fruibili dal vivo e online avranno la possibilità di presentare e discutere dati e ricerche anche con chi non potrà proprio esserci fisicamente.

Al forum verranno discusse tutte le varie declinazioni dell’innovazione e della sostenibilità, dall’ambito ambientale a quello medico, dando particolare enfasi a quello sociale.

Non mancheranno innesti sulle tematiche che hanno catturato l’attenzione globale sui temi legati alla virologia, l’epidemiologia ma anche le innovazioni nella ricerca, nella gestione dei dati e le ricadute sociali ed economiche.

Le circostanze che stiamo vivendo oggi hanno fatto spazio anche a una più attenta valutazione delle possibilità di partecipazione da remoto, con novità e contenuti extra, per esplorare nuove modalità su temi prioritari e oggi ancor più fondamentali come l’interazione e il dialogo.

A margine della presentazione Stefano Fantoni ha ammonito le istituzioni: “il mondo della scienza – ha detto – chiede al Governo di considerare che la scienza non è una spesa ma un investimento, questo lo deve ben capire il Governo e se non l’ha capito adesso non lo capirà mai più, perché in questo momento il tema è venuto fuori con grande emergenza”.

“Il governo – ha aggiunto – deve anche capire che non è possibile andare avanti in emergenza, bisogna avere delle strategie, che magari significa fare delle scelte, mettere in risalto alcune cose piuttosto che altre. Ovviamente sarà il Governo a sceglierle sulla base di quelle che sono le competenze. Ma queste strategie vanno fatte per un Paese che vuole essere all’avanguardia. Altrimenti saremo sempre lì ad arrabattarci, sempre all’ultimo momento. Questo non è il modo di proseguire”.

Science in the City, rassegna di eventi dedicati all’incontro tra scienza, arte, cultura, poesia, musica e arti figurative ha visto, sempre venerdì 28 agosto, l’anteprima della mostra “Xtreme: vivere in ambienti estremi“, a cura del Dipartimento di Matematica e geoscienze dell’Università di Trieste, del Museo nazionale dell’Antartide, dall’Inaf-Osservatorio astronomico di Trieste e della Federazione speleologica regionale del Fvg.

Il percorso espositivo, con gigantografie, installazioni, reperti storici e un suggestivo video con riprese in 3D su grotte e minerali, approfondisce l’intreccio di tre ambienti “estremi”: l’Antartide, lo spazio e la biosfera ipogea.

A visitare la vernice della mostra, a cui è dedicata anche una intera sezione sulla salvaguardia ambientale, è intervenuto – assieme al champion di Esof Stefano Fantoni – anche l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente.

Rimarcando l’eccellenza della comunità scientifica di Trieste, nota e apprezzata a livello internazionale, è stato auspicato che questa “dovrà ulteriormente avvicinarsi al territorio, proseguendo sulla ottima strada intrapresa con eventi di promozione e divulgazione presso i cittadini, le istituzioni scolastiche e le associazioni”.

Per la Regione le finalità di Esof sono importanti anche per gli ambiziosi obiettivi che l’Amministrazione vuole conseguire, ovvero diventare la prima Regione europea a raggiungere le emissioni zero cinque anni prima del 2050, data prefissata dal Green Deal europeo per raggingere la neutralità climatica.

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