Fallimento della Depositi Costieri, ripristinata l’interdizione per l’imprenditore triestino Napp

Trieste – Il Tribunale del Riesame di Trieste il 7 giugno ha ripristinato le misure interdittive nei confronti dell’imprenditore portuale triestino Franco Napp, accogliendo l’appello presentato dalla Procura contro l’ordinanza con cui il Giudice delle indagini preliminari aveva revocato all’imprenditore la misura dell’interdizione all’esercizio di uffici direttivi di persone giuridiche e imprese.

Ne dà notizia la Procura di Trieste. “Si ricorda – così la Procura – che Napp è indagato per reati di bancarotta e falso in bilancio per il fallimento della Depositi Costieri, società dallo stesso ceduta nel giugno del 2017 a una società campana i cui amministratori sono stati destinatari di un provvedimento interdittivo antimafia”.

“Con il provvedimento il Tribunale ha dunque ripristinato la misura interdittiva nei confronti dell’indagato ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza dei delitti di falso in bilancio e bancarotta preferenziale. Ha quindi riconosciuto che Napp aveva falsificato i bilanci per occultare la reale situazione debitoria della società”.

La Depositi Costieri è stata dichiarata fallita il 29 gennaio 2018 dal Tribunale di Trieste, Sezione Fallimentare, su richiesta della Procura della Repubblica, perché insolvente in quanto aveva accumulato un debito verso l’amministrazione di oltre 32 milioni di euro, cui si aggiunge un debito di oltre 9 milioni di euro per sanzioni.

Lo scorso 2 maggio Napp si era dimesso dalla carica di amministratore delegato della Trieste Terminal Passeggeri.

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