Finanza e Antimafia di Trieste sgominano una banda internazionale di trafficanti di droga

Trieste – La Guardia di Finanza di Trieste ha sgominato una banda internazionale di trafficanti di droga di origine nigeriana. L’operazione denominata “Green Road” ha portato all’arresto, in varie fasi, di 48 persone.

Oltre 100 i militari impegnati nell’operazione, tra finanzieri del GICO – Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trieste, del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e dei Reparti della Guardia di Finanza locali.

Le Fiamme Gialle hanno eseguito oggi 16 febbraio l’ordinanza applicativa di misure cautelari personali in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trieste nei confronti di 18 persone di origine nigeriana, nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana.

Tutti sono indagati nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del traffico internazionale e dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Le specifiche attività investigative, sviluppate dalla Guardia di Finanza di Trieste sotto l’egida della Procura Distrettuale Antimafia di Trieste, hanno tratto origine da un iniziale sequestro a carico di ignoti operato dal Comando della Guardia di Finanza di Muggia, il quale, a seguito di una segnalazione al numero di pubblica utilità 117, aveva rinvenuto oltre 10 chilogrammi di marijuana contenuti all’interno di un borsone abbandonato su un autobus proveniente da Roma.

La successiva meticolosa ricostruzione dei movimenti effettuati da alcuni dei passeggeri presenti sull’autobus ha consentito di identificare alcune persone scese precipitosamente dal mezzo ad una delle fermate precedenti e di iniziare, così, la ricostruzione della presunta rete di traffico della droga trovata sull’autobus.

Gli accertamenti eseguiti, condotti attraverso l’ausilio di tutti gli strumenti tecnici ed investigativi a disposizione, con il supporto dello SCICO della Guardia di Finanza, si sono sostanziati nell’incrocio dei dati delle celle e dei tabulati telefonici dei soggetti sospettati, consentendo in tal modo di ricostruire la prima direttrice geografica utilizzata per il traffico di droga (Bologna ovvero Milano – Olanda – Ferrara – Regioni dell’Italia Nord Orientale), la cosiddetta “Green Road” (da qui il nome convenzionale dell’operazione).

Le indagini hanno permesso di individuare ulteriori trasporti di droga che hanno portato all’arresto, in flagranza di reato, dei corrieri, tutti di origine nigeriana, incaricati di “ingerire” all’interno del loro corpo diverse tipologie di sostanza stupefacente, dalla marijuana all’eroina e alla cocaina.

Oltre alla rotta Roma-Trieste, emersa alla luce del primo sequestro di marijuana effettuato, le successive attività investigative hanno consentito di ricostruire ulteriori direttrici di traffico, come ad esempio quella Lagos – Addis Abeba – Milano/Roma, anch’esse finalizzate a soddisfare a rifornire il mercato di spaccio delle regioni del Nord-Est, tra i quali quello che interessa l’area di Udine.

Lo stupefacente trasportato in Italia tramite gli “ovulatori” veniva inizialmente stoccato presso un’abitazione ubicata in una zona periferica di Ferrara, frequentata attivamente da una serie di persone appartenenti ad una specifica area geografica della Nigeria, tutte legate da vincoli familiari ed etnici.

Nel complesso, i tentativi di immissione della droga proveniente dall’estero nel territorio nazionale bloccati dai finanzieri triestini hanno consentito l’arresto in flagranza di reato di 30 soggetti nigeriani ritenuti responsabili dell’illecito traffico, cui si aggiungono i 18 destinatari dell’odierna operazione, per un totale di 48 soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi della libertà personale, i quali si sarebbero resi responsabili del traffico e dello spaccio di oltre 100 kg. di sostanza stupefacente tra eroina, cocaina e marjuana; quantitativo che immesso sul mercato avrebbe complessivamente fruttato circa 2 milioni di euro.

L’operazione di polizia giudiziaria eseguita in data odierna testimonia l’efficacia dell’azione posta in essere dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia nel contrasto ai fenomeni connotati da più accentuata pericolosità sociale, quale è appunto quella del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

In osservanza delle disposizioni del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n.188, il provvedimento odierno è stato emesso sulla base delle fonti probatorie finora acquisite, ferma restando la presunzione di non colpevolezza degli indagati.

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