Fincantieri, ancora problemi per l’acquisizione dei Chantiers de l’Atlantique

Trieste – Seduta pesante per Fincantieri in Piazza Affari dopo che la Commissione europea ha avviato l’esame dell’acquisizione di Chantiers de l’Atlantique, il nuovo nome di Stx: il titolo ha chiuso in calo del 4,7% a 0,93 euro. Dai vertici del gruppo non è giunto alcun commento.

La Commissione europea aveva accolto la domanda presentata da Francia e Germania e ha messo sotto esame l’acquisizione della ex Stx da parte di Fincantieri alla luce del regolamento sulle concentrazioni.

La Commissione premette che il progetto di acquisizione di Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri “non raggiunge le soglie di fatturato previste dal regolamento UE relativamente alle concentrazioni per le operazioni che devono essere notificate alla Commissione a causa della loro dimensione europea”.

Tuttavia la norma del regolamento Ue permette a uno o più Stati membri di chiedere alla Commissione di esaminare una concentrazione che, pur non rivestendo una dimensione europea, incide sugli scambi all’interno del mercato unico e potrebbe influenzare significativamente la concorrenza nei territori degli Stati membri che presentano la richiesta.

Sulla base degli elementi forniti dalla Francia e dalla Germania, e fatti salvi i risultati della sua indagine esaustiva, la Commissione ritiene che l’operazione “potrebbe nuocere in misura significativa alla concorrenza nel settore della costruzione navale, in particolare per quanto riguarda il mercato mondiale delle navi da crociera”.

La Commissione ha inoltre concluso di rappresentare l’autorità più idonea a valutare i potenziali effetti transfrontalieri dell’operazione: di conseguenza, l’acquisizione di Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri sarà esaminata nella sua integralità da parte della Commissione, che dovrà valutare tutti gli effetti dell’operazione.

L’iter europeo prevede una durata di 25 giorni lavorativi, prorogabili entro 90 giorni se le aziende interessate si offrono di assumere impegni per ridurre la concentrazione.

L’operazione va avanti ormai dal gennaio 2017, quando – sotto la presidenza di Francois Hollande – Fincantieri era stata selezionata per l’acquisizione del 66,6% dei cantieri bretoni.

A maggio dello stesso anno era entrato in carica l’attuale presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, succeduto ad Hollande.

Macron a luglio 2017 aveva deciso di nazionalizzare i cantieri navali Stx piuttosto che affidarne il controllo alla Fincantieri, facendo saltare il patto.

Nella seconda parte del 2017 le diplomazie avevano lavorato per riavvicinare le parti. Con il governo Gentiloni si era giunti ad un accordo, siglato nei primi mesi del 2018: il gruppo Fincantieri avrebbe acquisito il 50% dei cantieri d’Oltralpe, arrivando poi al controllo delle attività prendendo un altro 1% in prestito da parte dello Stato francese per 12 anni.

Ora il nuovo stop: le sorti dell’acquisizione sono nelle mani della Commissione Europea.

il premier italiano Giuseppe Conte, da parte sua, si è detto “sorpreso” dalla decisione.

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