Friuli Venezia Giulia, Veneto e Consorzio Prosecco affilano le armi contro il riconoscimento del Prosek

La Regione Friuli Venezia Giulia con la vicina Regione Veneto ed assieme al Consorzio Prosecco daranno tutto il supporto tecnico necessario al ministero delle Politiche agricole per costruire il fascicolo di opposizione contro la domanda di riconoscimento del Prosek da parte della Croazia.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia ricordando che solo lo Stato membro dell’Unione europea portatore di interesse, in questo caso l’Italia, può opporsi al riconoscimento della denominazione per il vino bianco passito croato.

Nella stesura del dossier non verrà tralasciata la vicenda Tokaji che, anzi, sarà usata come argomentazione al contrario in difesa del Prosecco. La vicenda ha infatti caratteristiche simili, posto che allora l’Unione europea privilegiò il valore della denominazione rispetto a quello della storicità del vitigno per ammettere il riconoscimento del Tokaji ungherese a scapito del Tocai friulano. Per l’assessore la linea del “due pesi e due misure” è inammissibile.

Anche alla luce di alcune recenti sentenze della Corte di giustizia europea, la denominazione deve essere tutelata da possibili assonanze, il che rende incomprensibile e ingiustificato l’accoglimento della domanda di riconoscimento avanzata dalla Croazia. Secondo l’assessore anche la tipologia del vino conta poco: il Tokaji ungherese, essendo un vino dolce, non aveva nulla a che fare con il Tocai friulano, ma ciò non fu sufficiente a tutelare la denominazione di quest’ultimo; allo stesso modo il fatto che il Prosek sia un vino bianco passito, non diminuisce l’entità del danno in cui può incorrere il Prosecco italiano.

Giovedì in sede di Commissione politiche agricole (Cpa) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Friuli Venezia Giulia e Veneto chiederanno la sottoscrizione di un documento unitario a difesa delle denominazioni italiane dall’abuso di utilizzo di etichette “Italian sounding”.

L’assessore conferma infine che l’interlocuzione politica è strettissima a tutti i livelli e si sta facendo pressione in ogni sede europea per difendere la posizione italiana con assoluta trasversalità da parte di tutti gli schieramenti.

(Foto: Pixabay)

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