GO!2025, Gorizia e Nova Gorica capitale europea della Cultura: presentato il programma a Lubiana

Lubiana – A meno di 100 giorni all’inaugurazione ufficiale di GO!2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale Europea della Cultura, è stato ufficialmente presentato il ricco programma dell’iniziativa il 20 novembre a Lubiana.

Il percorso verso GO!2025 proseguirà il 22 novembre, a Bad Ischl (Austria), dove le attuali Capitali Europee della Cultura passeranno il testimone alle future Capitali Nova Gorica-Gorizia e Chemnitz.

Il 26 novembre, a Bruxelles, il programma sarà presentato al Consiglio dei Ministri della Cultura dell’UE, accompagnato da un cortometraggio che inviterà il pubblico europeo a partecipare.

L’incontro con la stampa nella capitale slovena ha visto la partecipazione del Ministro della Cultura Asta Vrečko. È stato poi il team dell’ente pubblico GO!2025 ad illustrare l’evento. Il gruppo era così composto: Mija Lorbek, Direttore di GO!2025; Stojan Pelko, Direttore del Programma di GO! 2025; Neda Rusjan Bric, Consulente Artistico di GO!2025, Direttrice della Cerimonia di Inaugurazione.

Presenti inoltre: Samo Turel, Sindaco del Comune di Nova Gorica; Patrizia Artico, Assessore del Comune di Gorizia per la Capitale europea della cultura; Romina Kocina, direttrice del GECT GO.

GO!Bordeless

Sotto il claim “GO!Borderless”, GO!2025 si propone di rafforzare la cooperazione transfrontaliera e promuovere la convivenza, attraverso un ricco programma di eventi culturali e artistici. “Questo progetto non è solo un evento culturale, ma un messaggio che trascende i confini, unendo due città con background differenti in un obiettivo comune di integrazione e dialogo,” ha dichiarato il Ministro Vrečko.

La cerimonia di apertura

L’8 febbraio 2025, in occasione della Festa nazionale della Cultura Slovena e del ricordo dei poeti France Prešeren e Giuseppe Ungaretti, si terrà la cerimonia inaugurale. Sarà un evento itinerante, con un corteo transfrontaliero che partirà dalla Stazione ferroviaria di Gorizia alle 9:30 e si snoderà attraverso Piazza Vittoria, per concludersi nel pomeriggio alla Piazza Transalpina/Trg Evrope, luogo simbolo di unità. Qui, alle 16, avrà luogo la cerimonia ufficiale, seguita alle 18 dalla presentazione del programma a Nova Gorica.

Tra gli appuntamenti imperdibili di GO!2025 spiccano la Marcia per l’Europa del primo maggio, che coinvolgerà città europee un tempo divise da confini, e la speciale edizione del festival “Gusti di frontiera”, rinominato per l’occasione “Gusti senza frontiere”, dal 26 al 28 settembre. La cerimonia di chiusura, prevista a dicembre, vedrà protagoniste installazioni luminose che trasformeranno le due città in uno spettacolo di luce ed arte.

Con oltre il 90% delle infrastrutture già completate e un investimento transfrontaliero di oltre 200 milioni di euro, GO!2025 è anche un grande progetto di trasformazione urbana e territoriale.

I quattro filoni tematici di GO!2025

Il programma, illustrato dal direttore artistico Stojan Pelko, si sviluppa lungo quattro assi principali: Guerra e pace, Creazione del nuovo, Contrabbandieri e Molto verde. Questi temi guideranno gli eventi dell’anno, offrendo una riflessione profonda e partecipata sulla storia, l’arte e il futuro delle due città e dell’Europa intera.

GUERRA E PACE “Non esiste documento di cultura che non sia anche documento di barbarie”, è scritto sulla lapide di Walter Benjamin al confine franco-spagnolo. Fare cultura al confine tra Slovenia e Italia significa addentrarsi in un’area teatro di entrambe le guerre mondiali del XX secolo. Per questo il programma propone innanzitutto un Sentiero della Pace (Walk of peace) in ricordo dei campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, e una mostra dedicata ai disegni che l’artista Zoran Mušič portò dal campo di concentramento di Dachau. Per questo abbiamo costruito EPIC, la Piattaforma europea per l’interpretazione il XX secolo, la mostra permanente con testimonianze e ricordi degli abitanti dell’area transfrontaliera del Goriziano. E il 9 maggio la prima del lungometraggio documentario di Anja Medved, all’interno del progetto Ambulanza della memoria e brigate d’archivio, dedicato ai ricordi dei testimoni della Seconda Guerra Mondiale attraverso i loro occhi di bambini e bambine. E nel mese di agosto L’arte contro il fucile, un progetto che esplora le tracce profonde della Prima Guerra Mondiale con produzioni musicali e teatrali.

CREAZIONE DEL NUOVO Alla fine della Seconda Guerra mondiale,  quando il regime jugoslavo dovette costruire una nuova città a est dell’Isonzo, affidò l’incarico all’allievo di Le Corbusier  Edvard Ravnikar. Come si costruisce una città da zero? Ravnikar si dimostrò un visionario con orizzonti europei, nell’era dell’intelligenza artificiale è significativo ritrovare chi ha costruito le fondamenta dell’architettura modernista, dedicandogli un focus speciale. Così come ritrovare chi ha demolito le strutture cementificate del trattamento psichiatrico, Franco Basaglia, al quale sarà dedicato un vasto omaggio con la circuitazione in varie sedi slovene del mitico “Marco Cavallo”, simbolo dell’abbattimento dei confini e pregiudizi sulla salute mentale.

Il regista teatrale Tomi Janežič firma invece una Dodecalogia che sarà proposta a tappe, docu-fiction transgenerazionale sui legami inaspettati di Nova Gorica con le altre città. E sono in programma dal 31 maggio al 30 giugno la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, dedicata ai creativi under 35, e il 17 luglio l’atteso concerto del virtuoso pianista Alexander Gadjiev in chiave open air, sotto i ponti di Salcano.

CONTRABBANDIERI  La parola “contrabbandieri”, familiare a chi vive sul confine, declinata come “trasferimento transfrontaliero” di conoscenze, persone, costumi e altri valori culturali: per esempio danzando sul confine tra corpi e robot come si farà con Corpo senza confini e la MN Dance Company per scoprire i limiti del corpo e la capacità di superare i limiti della vita nella splendida cornice della cava di Salcano. Oppure raccontando le esperienze di generazioni al confine dal 12 marzo con i Musei di confine, le collezioni museali delle stazioni di Nova Gorica, Pristava (Rafut), la torre di guardia di Vrtojba e il cimitero di Miren. O ancora  proponendo il Festival della Complessità, un ciclo di conferenze con grandi protagonisti, fra gli altri Didier Eribon, Aleksandar Hemon, Miljenko Jergović, Slavoj Žižek. Con Think tank train si  griderà sul destino dei migranti moderni (Il mio confine è il tuo confine). E neppure il sistema solare avrà confini con Postmobilità, da gennaio 2025, una serie di interventi, produzioni e ricerche media-artistiche sul riuso, il traffico e la mobilità sia nello spazio fisico che digitale.

MOLTO VERDE:  La Capitale Europea della Cultura deve al fiume Isonzo sia il colore verde smeraldo della sua immagine, sia la sua posizione geostrategica “tra le montagne alpine e il mare Adriatico”. Alcune iniziative saranno un riconoscimento a contenuti che guardano alla sostenibilità, con un palinsesto di proposte dal futuro del cibo, con i laboratori e progetti artistici di Jurij Krpan, alla vetrina sulla Biblioteca dei semi della Biblioteca Bevk di Nova Gorica. E ancora attività sui temi dello spreco e #rifiutizero, una “Sinfonia dei pipistrelli”  come esperienza di suono surround al Castello di Rihemberk, un ciclo di conferenze e workshop sul tema della rigenerazione verde a cura dell’architetto Saša Dobričić, e l’Atlante dei frutteti dimenticati a Kojsko, la più grande banca genetica di varietà di frutta antiche dell’area.

Programma completo su: go2025.eu
GECT GO 
https://euro-go.eu/it/

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