“I fari degli Stevenson” per gli acquerelli di Giorgio Maria Griffa all’Antico Caffè San Marco di Trieste

Trieste – “I fari degli Stevenson” di Giorgio Maria Griffa, verrà presentato giovedì 30 novembre alle ore 18.00 all’Antico Caffè San Marco di Trieste, alla serata saranno presenti l’editrice Cristina Taverna, che racconterà come il libro è nato; Tiziano Botteri, che leggerà alcuni brani del libro e Giovanna Durì che, ha curato la grafica della prima edizione e insieme a Raffaella De Reggi, ha seguito anche la ristampa.

Cristina Taverna, l’editrice del libro, racconta: “Devo l’idea di questo libro a Hugo Pratt, infatti nel maggio 1994, in occasione di una visita in sua compagnia al Festival Des Etonnants Voyageurs di Saint Malo, mi regalò il romanzo di Alexandra Lapierre Fanny Osborne. La vita della moglie di Robert Louis Stevenson mi appassionò molto e leggendo quel libro scoprii che il grande scrittore discendeva da una famiglia di costruttori di fari.
Robert Louis non seguì le orme del nonno, degli zii e del padre e, considerato quasi la pecora nera della famiglia, si dedicò alla scrittura. Mi affascinò molto l’idea che quel bambino gracile fosse cresciuto in un ambiente dove si parlava continuamente di fari, di scogliere, di promontori, di isole, di naufragi…da quel momento desiderai visitare quei luoghi e quei fari. Dopo alcuni anni mi ricordai questa storia e decisi di pubblicare un libro sull’argomento, un vero e proprio “carnet de voyage”.
Quando ne parlai a Giorgio Maria Griffa, grande acquarellista, viaggiatore, narratore di luoghi e di storie, si mise subito in viaggio verso la Scozia, quel viaggio generò questo straordinario libro ricco di racconti, immagini e schede tecniche dei fari descritti”.

I fari sono quegli atolli di luce che rivestono un loro fascino a prescindere, ne campeggiano diversi alle pareti di casa mia in varie forme tra acquerelli, poster, questo libro offre un vantaggio per coglierne la bellezza e l’originalità. Una testimonianza del viaggio affascinante in Scozia tra scogliere, isole sperdute, promontori selvaggi, alla ricerca dei fari costruiti dal nonno, dal padre, dai cugini e dagli zii del grande Robert L. Stevenson. Oltre a racchiudere molte storie, ed avere vari protagonisti e illustri comparse, come già evidenziato, compaiono i guardiani dei fari e chi il libro lo ha accudito, stampato e ne ha curata la ristampa diciotto anni più tardi.

Un testo raffinato e di grande sensibilità, un pezzo che non può mancare nella collezione di chi ne è un intenditore.

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