I fenicotteri della Val Cavanata e il temporale: una straordinaria storia di natura in immagini

Grado (Go) – È un attimo quando tutto lo stormo di fenicotteri si lancia come un aeroplano sulla pista per decollare, ma vederne 900 tutti assieme, è qualcosa da contemplare, sentire, ammirare. 
Un giro e poi un altro, infine tornano giù, ma in un altro punto della riserva.

Il temporale li agita e loro si mettono prua al vento, pronti a ripartire. Forse sono le scariche elettriche a tenerli tesi, oppure il tuono che riecheggia in tutte le direzioni, fatto sta che lo spettacolo è garantito, il mio spirito gli è vicino, teneramente li capisco e vorrei difenderli, ma non posso fare nulla e resto a guardare la natura che vive.

Arriva la pioggia e il vento, metto via l’attrezzatura e torno alla macchina… oggi ho vissuto un bel momento e sono anche riuscito a fotografarlo, posso esserne soddisfatto e contento.

E come non ricordare le parole di Luis Sepulveda nella “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”?

“… Zorba gli riferì la storia della gabbiana, dell’uovo, di Fortunata, e degli infruttuosi sforzi dei gatti per insegnarle a volare.

- Puoi aiutarci? – domandò Zorba dopo aver concluso il suo racconto. 

– Credo di sì. E questa notte stessa – rispose l’umano.

- Questa notte stessa? Ne sei sicuro? – chiese conferma Zorba.

- Guarda fuori dalla finestra, gatto. Guarda il cielo. Cosa vedi? – lo esortò l’umano.

- Nuvole. Nuvole nere. Si avvicina un temporale e molto presto pioverà – osservò Zorba. 

– Ecco perché – disse l’umano. 

– Non capisco. Mi dispiace, ma non capisco – si scusò Zorba. 

Allora l’umano andò alla sua scrivania, prese un libro e cercò tra le pagine. 

– Ascolta, gatto. Ti leggerò una cosa di un poeta che si chiama Bernardo Atxaga. Dei versi di una poesia intitolata I gabbiani: 



Ma il loro piccolo cuore 

lo stesso degli equilibristi 

per nulla sospira tanto
come per quella pioggia sciocca 

che quasi sempre porta il vento, 

che quasi sempre porta il sole -“.

(Testo e immagini a cura di Stefano Savini, tutti i diritti riservati)

Qui la galleria di foto:

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