Il 99° anniversario dell’incendio del Narodni Dom occasione per ribadire intesa tra FVG e Slovenia

Trieste – Le celebrazioni del 99° anniversario dell’incendio del Narodni Dom svoltesi a Trieste il 13 luglio sono state l’occasione per ribadire il clima di intesa e collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la vicina Slovenia.

Alla commemorazione erano presenti il presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ed il presidente sloveno Borut Pahor. Sono intervenuti, al fianco del Capo di Stato della Slovenia, l’ambasciatore a Roma Bogdan Benko e il console generale Vojko Volk.

“Muto testimone degli eventi che hanno insanguinato il Secolo breve – ha detto il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi – il Narodni Dom è al tempo stesso simbolo di morte e di rinascita non solo per una comunità, quella slovena, costretta a lunghi anni di sofferenze, ma per un’intera città, Trieste, le cui fortune sono figlie di quel lascito imperiale che oggi chiamiamo cosmopolitismo”.

Riccardi ha posto l’accento sull’importanza del dialogo, del rispetto e della collaborazione quali veicoli di riconoscimento delle comunità storicamente radicate sul territorio, “che rappresentano elemento di ricchezza per una società che ambisce a migliorarsi facendo leva sulla natura composita che la contraddistingue”.

“L’impegno dell’Amministrazione regionale – ha concluso Riccardi – è rivolto alla costruzione di un futuro di pace, attraverso il consolidamento delle virtuose relazioni che animano gli scambi tra il Friuli Venezia Giulia e la Repubblica di Slovenia, a iniziare proprio dalla tutela delle reciproche minoranze etniche e linguistiche.”

Il Friuli Venezia Giulia ritiene essenziale potenziare le relazioni con la vicina Repubblica di Slovenia al fine di sviluppare strategie sempre più efficaci sui numerosi fronti comuni che interessano le due realtà, a iniziare dalla lotta all’immigrazione illegale.

Questa la sintesi dell’incontro, breve ma estremamente cordiale, tra il governatore Massimiliano Fedriga e il presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor: una quindicina di minuti di confronto, a margine delle celebrazioni dell’anniversario.

“Un obiettivo comune – ha rimarcato Fedriga – che vede i due Paesi impegnati, come peraltro testimoniato dall’avvio dei pattugliamenti congiunti il primo luglio scorso, su un fronte che non riguarda solo la difesa della legalità ma anche la salvaguardia delle identità”.

Piena inoltre la convergenza di Fedriga e Pahor sull’opportunità di mettere in campo, ove necessario, ulteriori iniziative condivise a contrasto dei flussi migratori.

A conclusione del colloquio privato, il governatore del Friuli Venezia Giulia ha infine sottolineato “l’intenzione dell’Amministrazione regionale di operare sempre in sintonia con gli amici della Repubblica di Slovenia, rinsaldando un legame già forte attraverso l’intensificazione delle relazioni diplomatiche, culturali e commerciali”.

Di collaborazioni economiche avevano parlato, nel corso di un incontro bilaterale svoltosi a Trieste nella sede dell’Unione regionale economica slovena-Slovensko deželno gospodarsko združenje (Ures-Sdgz), la delegazione della Repubblica di Slovenia guidata dal ministro per lo Sviluppo economico e tecnologia, Zdravko Pocivalšek, e quella del Friuli Venezia Giulia guidata dal competente assessore Sergio Emidio Bini.

Nel corso del meeting sono stati affrontati numerosi argomenti, a partire dalle attività congiunte che Fvg e Slovenia possono mettere in campo a supporto delle imprese per favorire l’internazionalizzazione e le esportazioni verso nuovi mercati, anche al di fuori dell’Unione europea, grazie a partnership tra Finest e l’Agenzia nazionale per l’internazionalizzazione e gli investimenti esteri (Spirit) della Slovenia.

Tra i temi discussi da Bini e Pocivalšek, oltre alla programmazione europea, la preparazione di progetti comuni per la rivitalizzazione del comprensorio sciistico del monte Canin e di attività in vista di Esof 2020 e della candidatura di Nova Gorica-Gorizia a Capitale europea della cultura 2025 e la creazione di una piattaforma comune Fvg-Slovenia per lo sviluppo delle aree di confine svantaggiate, come le valli del Natisone e la zona di Resia.

L’assessore ha evidenziato che “sono stati discussi numerosi temi di grande importanza con un approccio estremamente pragmatico partendo dalle caratteristiche che accomunano il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia. La Giunta punta ad accelerare i processi di condivisione con le realtà confinanti perché la collaborazione è uno strumento efficace per consentire al tessuto produttivo, costituito per lo più da piccole e medie imprese, di mettere le proprie capacità e peculiarità a fattore comune, fare massa critica e approdare ai nuovi mercati emergenti”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro Pocivalšek che, oltre ad evidenziare l’approssimarsi della presidenza slovena al Consiglio europeo, ha rimarcato la presenza di molti punti in comune tra le realtà del Friuli Venezia Giulia e quelle slovene e sottolineato l’elevato valore dell’interscambio commerciale e degli investimenti tra Italia e Slovenia.

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