Il Consorzio per la tutela dei vini della Doc Friuli è realtà: firmato atto fondativo

San Vito al Tagliamento (Pn) – Si è costituito il 17 dicembre il Consorzio Tutela Vini Friuli Venezia Giulia. Dopo un lungo iter tra progetti, ipotesi e speranze, finalmente si è concretizzato un progetto auspicato da tempo.

La nascita del nuovo Consorzio si pone l’obiettivo di tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi della più recente Denominazione regionale.

È nata nel 2016 la nuova Denominazione Doc, ha iniziato con la rivendicazione in quell’anno di 103.000 quintali di uva, nel 2018 ha già raggiunto 2.500 ettari e 297.000 quintali di uva, dimostrazione che la nuova Doc regionale vuole diventare un brand forte e altamente riconoscibile, in grado di combinare numeri e qualità, caratteristiche che le consentiranno, sempre più, di acquisire una maggiore visibilità e competitività sui mercati soprattutto internazionali.

I soci fondatori del Consorzio si impegnano ad agire per consentire alle aziende della regione di fare squadra intorno a quello che, a tutti gli effetti, si può definire un brand facilmente identificabile e dotato di notevole appeal.

Il nuovo Consorzio Tutela Vini Friuli Venezia Giulia si pone, come primo impegno, l’aggregazione di tutti i produttori della Doc Friuli in collaborazione e nel rispetto delle varie denominazioni già preesistenti che restano fiori all’occhiello ed espressioni autentiche e peculiari delle diverse aree regionali.

Ventidue sono i soci fondatori del nuovo Consorzio motivati e desiderosi di lavorare con impegno per arrivare, in tempi brevissimi, al raggiungimento della rappresentatività necessaria a ottenere il previsto riconoscimento da parte del Ministero per le Politiche Agricole.

Nove sono i componenti il primo Consiglio di Amministrazione che si affida alla presidenza del dottor Giuseppe Crovato. Il resto della squadra è composto dai vicepresidenti Roberto Marcolini e Flavio Bellomo e dai consiglieri Alessandro Baccichetto, Gianfranco Bianchini, Filippo Bregant, Luigino Fogal, Bruno Pittaro, Michelangelo Tombacco.

Il nuovo Consorzio, nel muovere i suoi primi passi, è certo di poter contare sul fondamentale supporto dell’amministrazione regionale molto determinata a continuare il percorso di accompagnamento iniziato fin dalla costituzione della Denominazione Doc Friuli.

“Era stata una nostra sollecitazione. Siamo anche per questo molto soddisfatti per la costituzione del Consorzio per la tutela dei vini della Doc Friuli”.

Michele Pavan, presidente della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, commenta favorevolmente la sottoscrizione a San Vito al Tagliamento dell’atto che dà il via libera all’atteso organismo.

“Se escludiamo la Doc Prosecco e il Pinot grigio Doc delle Venezie, i dati della vendemmia 2018 dimostrano che la Doc Friuli è diventata, in termini di superficie e produzione, la più importante denominazione della regione – rileva Pavan –. Questo è il motivo per cui Coldiretti ha sollecitato negli ultimi tempi con sempre maggiore convinzione la necessaria e urgente costituzione di un Consorzio di tutela che assicuri una strategia di sviluppo in armonia con le altre denominazioni presenti sul territorio regionale”.

“Nella bozza di statuto che ci era stata sottoposta – ricorda ancora Pavan – il principio di autonomia decisionale viene sicuramente assicurato. Pertanto riteniamo che ci siano le condizioni perché il Consorzio possa rappresentare in modo equilibrato e democratico tutte le produzioni vitivinicole del Fvg”.

“Per la stessa logica siamo convinti che a tale progetto dovrebbero aderire i produttori di tutta la regione. Sarebbe l’occasione per razionalizzare le attività di assistenza tecnica estendendole all’intero territorio regionale e, soprattutto, per attuare iniziative di comunicazione e promozione più incisive sui mercati interni ed esteri”.

Michele Pavan
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