Il ministro degli Esteri Tajani al Cairo chiede collaborazione sui casi Giulio Regeni e Patrick Zaki

Roma – Nei suoi colloqui avvenuti il 22 gennaio al Cairo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato di aver affrontato le questioni, “molto sensibili in Italia”, di Giulio Regeni e Patrick Zaki.

“Ho chiesto ancora collaborazione da parte egiziana – ha detto il ministro. – Sia il presidente che il ministro degli Esteri mi hanno assicurato la volontà dell’Egitto di rimuovere gli ostacoli che possono creare problemi”, ha riferito Tajani in una conferenza stampa.

“Anche questo tema è stato al centro dei nostri colloqui e non c’è stata nessuna reticenza da parte egiziana. Anzi, il problema è stato sollevato dal presidente, che ha detto che è intenzione dell’Egitto di risolvere il problema e togliere tutti gli ostacoli a una sempre più proficua collaborazione fra i nostri Paesi”.

“Con il Ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry abbiamo affrontato le questioni Libia e stabilità del Mediterraneo. Impegno italiano per maggiore cooperazione con Egitto. Più Europa e più Italia in Africa. Anche a lui ho ribadito la necessità di risolvere i casi Regeni e Zaki”.

Gli incontri al Cairo di Tajani “servono a rinforzare le relazioni antiche fra Egitto e Italia”.

“Dobbiamo lavorare insieme per affrontare le grandi emergenza del momento, soprattutto nell’area del Mediterraneo, a cominciare dal fenomeno dell’immigrazione, dobbiamo avere una soluzione della crisi libica, ancora oggi ci sono segnali di forte tensione”, ha aggiunto il ministro italiano in conferenza stampa, ricordando che “noi vogliamo che si arrivi ad un accordo fra le parti per avere elezioni parlamentari, elezioni del presidente e una nuova costituzione”.

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