Inaugurata a Verona la 53ª edizione di Vinitaly. FVG presente con 180 produttori e 13mila bottiglie

Verona – È stata inaugurata domenica 7 aprile presso la Fiera di Verona la 53ª edizione di Vinitaly, Salone Internazionale dei Vini e Distillati, a cui il Friuli Venezia Giulia partecipa con uno stand regionale di 110 etichette e 70 stand di singole aziende.

Passerella di autorità per l’apertura. Presenti il commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, la presidentessa del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il premier Giuseppe Conte, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio.

Tra le autorità locali, il governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarini.

Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga da parte sua ha aperto ufficialmente lo stand regionale assieme all’assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier e dei presidenti del Consorzio delle Doc Fvg, Adriano Gigante, e del Consorzio Collio, Robert Princic.

Presenti a Vinitaly l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa) e di PromoTurismoFvg, che fino al 10 aprile propongono decine di eventi per presentare al mercato il territorio e le 110 cantine che partecipano allo stand regionale, cui si affiancano altri 70 produttori con stand propri.

Sono oltre 13mila le bottiglie pronte ad essere stappate nei quattro giorni e 13 i sommelier dell’associazione regionale che accompagnano le degustazioni nell’enoteca regionale.

Il mercato del vino ed il suo indotto muovono decine di miliardi di euro, come evidenziato dalle indagini di mercato presentate nella giornata di apertura.

Per quanto riguarda la nostra regione, essa risulta tra le prime cinque regioni italiane preferite dai visitatori interessati all’enoturismo. È il dato rilevato da una ricerca condotta da Vinitaly.

L’enoturismo è una leva di richiamo importante. Secondo lo studio, 23 consumatori su 100, nel 2018, hanno fatto una vacanza in chiave enoturistica.

Il Friuli Venezia Giulia è indicato come la quinta meta più ambita dai visitatori, assieme alla Puglia, dopo Toscana, Piemonte, Veneto e Sicilia, ovvero le regioni più grandi per estensione e per volume turistico.

Il vino è cultura, un elemento di unicità che rende competitiva la Regione a livello internazionale, come dimostra il dato dell’export che rappresenta per il Friuli Venezia Giulia circa il 60% del mercato regionale; a livello nazionale il comparto vinicolo vale 14 miliardi di euro al consumo e 6,2 miliardi per esportazioni, con un delta invariato negli anni rispetto all’export della Francia (9,3 miliardi). L’Italia cresce all’estero soprattutto con gli spumanti (+15%) tra cui il Prosecco si attesta in vetta alla classifica delle bollicine.

Per Adriano Gigante il Friuli Venezia Giulia deve investire ancora nella promozione di un sistema consortile regionale per competere con regioni che si muovono da sempre con maggior unità, ma resta – come ha evidenziato Robert Princic – la crescente volontà delle aziende di farsi protagoniste del mercato.

Dopo il concorso mondiale di Sauvignon, il Friuli Venezia Giulia si appresta a ospitare nel 2020 il congresso mondiale di enoturismo IWINETC che verrà presentato domani proprio a Verona, alla presenza dell’assessore regionale alle attività produttive. Gli altri appuntamenti clou sono gli incontri con i buyer.

Domenica 7 aprile le degustazioni BtoB curate da Ersa sono state rivolte al Nord America e alla Cina, lunedì tocca al Canada e martedì al Nord Europa.

Lo stand – è stato detto durante l’inaugurazione – esprime il meglio della capacità produttiva del Friuli Venezia Giulia, non solo nel campo vitivinicolo ma anche culturale. Un connubio che trova espressione nella collaborazione con la Scuola mosaicisti di Spilimbergo, a cui va il merito di aver arricchito lo stand regionale con i mosaici che riproducono il fiocco di Aquileia, la rappresentazione musiva dell’intreccio dei rami di vite.

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