Maltempo in FVG, si aspetta altra neve in montagna. Protezione Civile in campo per aprire le strade

Udine – La neve costituisce ora l’elemento di maggiore rischio: è quanto emerso martedì 8 dicembre nel corso della riunione in videoconferenza tra il Dipartimento nazionale della Protezione civile e il Centro funzionale decentrato (Cfd) del Friuli Venezia Giulia, in cui è stato tracciato il quadro sulla situazione generata dal maltempo che perdura in regione dallo scorso venerdì 4 dicembre.

Meteo: prevista altra neve

“In Friuli Venezia Giulia al momento la situazione meteo è tranquilla, ma sono previste precipitazioni per l’intera giornata con nevicate, anche intense, in montagna. Nel frattempo, proseguono le operazioni coordinate dai funzionari dalla Protezione civile regionale per ripristinare i collegamenti con le frazioni di Forni Avoltri rimaste isolate a causa della neve, attraverso l’apertura di una strada forestale alternativa, e tutte le azioni avviate dalle squadre di volontari comunali sull’intero territorio”. Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, intervenuto all’incontro video.

Riccardi ha confermato che “da venerdì scorso la Protezione civile regionale ha messo in campo 1.800 volontari e 500 mezzi per dare supporto alla popolazione e risolvere le criticità del territorio collaborando con i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine. In base all’ultimo bollettino alla Protezione civile sono giunte segnalazioni dai Comuni di Caneva, Lauco, Forni Avoltri, Socchieve, Forni di Sotto, Verzegni, Rigolato, Forni di Sopra, Ovaro e Comeglians”.

Situazione elettricità

Per quanto riguarda l’energia elettrica “al momento risultano essere un centinaio le utenze disalimentate nei Comuni di Pordenone, Forni di Sotto, Rigolato, Paularo, Resia, Prato Carnico e nella località di Pradibosco. L’Enel ha però già attivato alcuni gruppi elettrogeni per garantire l’alimentazione della sottorete elettrica a Forni di Sotto e Forni di Sopra e tutti stanno lavorando per risolvere queste criticità nel minor tempo possibile. Inoltre, in via precauzionale, dato l’elevato rischio di valanghe previsto per i prossimi giorni la Protezione civile ha richiesto a Enel di dislocare dei gruppi elettrogeni a Forni e Sauris ed i primi sono già stati trasportati in loco questa stamattina. In questo modo, potrà essere garantita la fornitura di energia elettrica anche nel caso di interruzioni delle linee e della viabilità”.

Situazione della viabilità

In merito alla viabilità, sempre in base all’ultimo bollettino della Protezione civile, la Strada statale 52 è stata riaperta a senso unico alternato al chilometro 48, ma rimane chiuso il Passo della Mauria; è chiusa anche la Sr Ud 40 “di Paularo”; la Sr 465 è chiusa dal chilometro 10+596 al 15+700; lungo la Sr Pn 60 “delle 5 strade” è chiuso il sottopasso ferroviario a Zoppola a causa dell’esondazione del Meduna; la Sr Pn 49 “di Prata” è chiusa nel tratto tra le località di Rondover (Comune di Porcia) e Prata di sopra (Comune di Prata di Pordenone per l’esondazione del rio Sentiro) e la Sr Pn 25 “di Tamai” è chiusa in località Tamai (Comune di Brugnera) a causa dell’esondazione del io Sentiron. Inoltre, la strada della Val Settimana nel Comune di Claut ha subito è ulteriormente dissestata a causa del crollo di una difesa spondale con dissesto su un tratto di viabilità a valle della località Lastre e nel Comune di Tarcento verso Oltretorre, la viabilità è interrotta in località Poia.

Bollettino valanghe

Prevista neve abbondante sopra gli 800 m. di quota. Sulle Alpi Carniche il pericolo valanghe potrà aumentare fino a 5 (molto forte) mentre sul restante territorio sarà 4 (forte). Saranno probabili molte valanghe spontanee di medie e di grandi dimensioni e talvolta anche molto grandi, in particolare sulle Alpi Carniche, lungo i percorsi abituali in tutte le esposizioni, anche sotto il limite del bosco. Probabili valanghe da slittamento su tutti i pendii ripidi prativi con dimensioni anche grandi o molto grandi. I fenomeni valanghivi potranno anche interessare la viabilità normalmente soggetta a valanghe posta oltre 600-800 m. Ovunque, sui pendii ripidi, risulterà facile staccare valanghe anche di grandi dimensioni già in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali, a tutte le esposizioni, anche nel bosco. Condizioni molto sfavorevoli alle escursioni.

(Foto: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia)

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