Incidenti stradali: allo studio di autorità e produttori di auto proposte per ridurre il numero di vittime

Pordenone – I numerosi incidenti stradali con i ciclisti come vittime, avvenuti in queste prime giornate di bel tempo che hanno invogliato giovani e meno giovani a mettersi sulle due ruote, rimettono al centro del dibattito la sicurezza sulle nostre strade.

La Commissione europea si è posta l’obiettivo di dimezzare i morti per incidente stradale tra il 2020 e il 2030, con il traguardo della Vision Zero (zero morti sulle strade) nel 2050.

Vision Zero è un progetto di sicurezza stradale nato in Svezia nel 1997 con lo scopo di eliminare i morti ed i feriti a causa di incidenti stradali. Il progetto si è diffuso poi in altri Paesi europei, ed ora anche l’UE lo ha fatto proprio.

I principi sono tre: quello etico, che sancisce l’importanza assoluta della vita umana e della salute rispetto ad ogni altra cosa; quello di responsabilità, condivisa tra chi guida e chi gestisce la rete stradale; quello di sicurezza, che riguarda i costruttori di auto.

Nel progetto Vision Zero è inoltre compresa la regolamentazione dei limiti di velocità. Non va dimenticato infatti che in ambito urbano possono avvenire molti incidenti, e che a velocità superiori a 30 km/h l’impatto di un’auto con un pedone inizia a produrre conseguenze molto gravi..

L’organo di governo europeo ha chiesto alla Commissione Trasporti e Sicurezza di predisporre delle proposte da discutere con i singoli Stati e con le case produttrici di autoveicoli; il documento programmatico è stato approvato qualche settimana fa a Bruxelles.

La bozza prevede, per le auto, l’obbligo di serie di alcuni dispositivi di sicurezza e assistenza alla guida, come l’ABS, l’airbag e la chiamata d’emergenza eCall.

L’associazione dei costruttori europei di auto ACEA vede con particolare favore il progetto, sottolineando però che i sistemi intelligenti di assistenza montati dalle vetture vanno associati ad una segnaletica stradale rigorosa e coerente.

Quel che è certo è che ogni anno, in Europa, si registrano 25.300 morti sulle strade, incidenti che, pur essendo in calo del 20% rispetto al dato del 2010, non hanno visto ulteriori significativi cali dal 2013.

I dispositivi di automazione alla guida e i sistemi di sicurezza offerti dalle case costruttrici potrebbero contribuire a fare la differenza.

La proposta prevede che dal 2021 si rendano obbligatori i cruise control adattivi, le telecamere in fase di retromarcia o i sensori posteriori, i dispositivi di riconoscimento della stanchezza e disattenzione del guidatore, l’assistente al mantenimento della carreggiata, la frenata d’emergenza avanzata.

I nuovi veicoli, secondo le proposte in corso di elaborazione, dovrebbero avere anche dei sistemi di blocco dell’accensione nel caso in cui il guidatore abbia assunto alcol oltre i limiti previsti dalle normative, una scatola nera che registri i dati in caso di incidente e vetrature più sicure per ridurre le conseguenze di un impatto con un pedone o un ciclista.

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