Interrogazione parlamentare sui numeri delle terapie intensive negli ospedali del FVG

Roma – Sinistra Italiana Fvg, sulla base della testimonianza dell’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica (Aaroi Emac) ha depositato – tramite il segretario nazionale e deputato on. Nicola Fratoianni – un’interrogazione parlamentare al Ministro della salute Speranza e alla Ministra per gli affari regionali e le autonomie Gelmini.

Ai due ministri interrogati, ciascuno per le sue competenze, Sinistra Italiana Fvg – tramite il suo Segretario nazionale on. Nicola Fratoianni – chiede di “disporre le necessarie attività anche di carattere ispettivo al fine di verificare se effettivamente, in Friuli Venezia Giulia, i pazienti Covid in terapia intensiva siano maggiori di quanti dichiarati dalle autorità regionali competenti e se tale numero superi la soglia del 50% dei posti letto intensivi totali disponibili in regione come segnalato dalla richiamata lettera del presidente regionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri”.

“Secondo ‘Aaroi Emac – continua l’interrogazione di Sinistra Italiana – due reparti di Palmanova e Gorizia verrebbero conteggiati come reparti di terapia semintensiva mentre sarebbero a tutti gli effetti delle vere e proprie terapie intensive, dal momento che al loro interno sono ricoverati pazienti gravi, ventilati e intubati”.

“L’effetto finale di tale conteggio porterebbe al sottodimensionamento dei numeri reali di pazienti di terapia intensiva che, occorre rammentare, è uno dei parametri di valutazione per decidere la ‘colorazione’ delle regioni e il passaggio da maggiori a minori restrizioni”.

“Secondo i dati comunicati dall’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi – prosegue  l’interrogazione dell’on. Fratoianni – al 9 aprile 2021 i posti letto occupati in terapia intensiva sarebbero 77, ovvero il 46% del totale, una percentuale già al di sopra della soglia di sicurezza fissata al 30%. Conteggiando anche i malati ricoverati nelle due terapie semintensive, il valore salirebbe, arrivando ad un totale di 96 pazienti, superando così il valore del cutoff di 50% dei posti letto intensivi totali occupati da pazienti Covid”.

“Nella lettera citata – conclude l’interrogazione – gli anestesisti e i rianimatori sottolineano come oramai da mesi si ritrovano in prima linea a lottare contro una pandemia di cui non si vede la fine, con personale ordinario logorato dalla fatica, con ferie bloccate, straordinari non pagati, con le difficoltà nel reperire posti letto disponibili e ventilatori”.

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