La Guardia di Finanza scopre grosso giro di componenti di ricambio per auto contraffatti

Trieste – La Guardia di Finanza di Torino, nel corso di una vasta operazione a contrasto della contraffazione dei componenti di ricambio per auto, ha sequestrato in varie città d’Italia, tra cui Trieste, 400.000 articoli tra accessori, parti di ricambio per auto e relativi imballi nonché 92 macchinari industriali.

Le altre località dove sono stati eseguiti i sequestri, con il supporto dei Reparti del Corpo territorialmente competenti, si trovano nelle province di Torino, Milano, Mantova, Teramo, Roma, Rimini, Reggio Emilia, Bari, Brindisi, Foggia, Matera e Potenza.

I beni sequestrati sono componenti di carrozzeria per auto e moto, tra i quali carene, parafanghi, coprimotori, coprisedili e spazzole tergi cristallo, tutti risultati riportare marchi di note case automobilistiche abilmente contraffatti.

I ricambi e gli imballi ritenuti, nell’ambito dell’indagine denominata “Non Originali” erano prodotti da una vera e propria industria del “taroccato”, al cui interno plotter e stampanti erano in piena produzione: sono stati sequestrati circa 20.000 metri quadrati di carta per stampe in alta definizione, in quanto potenzialmente utilizzabili per la realizzazione di ulteriori illecite produzioni, da destinare anche alla grande distribuzione organizzata.

Sono 25 le persone ritenute responsabili a vario titolo, fatta salva la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle condotte illegali.

Tutte dovranno rispondere innanzi all’Autorità giudiziaria dei reati di produzione e detenzione di prodotti contraffatti, ricettazione e frode in commercio.

Le operazioni, sulla base del quadro accusatorio delineatosi nel corso delle investigazioni, hanno consentito di ricostruire quella che può essere ritenuta, a tutti gli effetti, una filiera produttiva e distributiva radicata su ampie aree del territorio nazionale.

I ricambi contraffatti continuano, purtroppo, a confermarsi un business fiorente e redditizio in quanto i consumatori sono sempre più attratti dai prezzi vantaggiosi praticati (anche sul mercato dell’e-commerce) sottovalutando, tuttavia, i notevoli rischi in tema di sicurezza stradale cui si espongono a causa dei carenti standard qualitativi che caratterizzano tali articoli rispetto a quelli originali.

La complessa investigazione svolta dalla Guardia di Finanza rientra nel quadro delle attività effettuate dal Corpo a tutela della concorrenza e del libero mercato nonché a salvaguardia del tessuto produttivo italiano che, alla luce del particolare momento emergenziale, è divenuto più vulnerabile alle fenomenologie illecite e agli interessi criminali.

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