La notizia del ritorno del castoro in FVG entusiasma i naturalisti friulani e non solo

Udine – Il castoro, roditore semi-acquatico della famiglia dei castoridi, conosciuto per la sua incredibile abilità di costruire dighe sotterranee, un tempo ampiamente presente nelle foreste europee, è oggi a rischio di estinzione ed è inserito tra le specie protette indicate dalla Direttiva comunitaria 92/43/CEE.

Per questo ha destato grande interesse la notizia della scoperta del ritorno del castoro in Italia, ed in particolare nella nostra Regione, dopo oltre 450 anni di assenza.

È stato Renato Pontarini, fotografo e naturalista dell’Associazione culturale Progetto Lince Italia, a compiere le prime verifiche su una traccia trovata nella Foresta di Tarvisio da un agente del Corpo Forestale Regionale del FVG: un salice profondamente scortecciato.

“Al ricercatore del progetto Renato Pontarini – si legge sulla pagina Facebook di Progetto Lince – riescono le prime immagini foto e video dell’animale. La ricerca di campagna viene condotta insieme a Luca Lapini, ricercatore del Museo Friulano di Storia Naturale. Ancora una volta il Tarvisiano si dimostra come il più importante corridoio faunistico verso l’Italia e l’intero arco alpino”.

“La notizia lanciata dal TG3 regionale e poi ripresa da numerose altre emittenti rimbalzando su numerosi giornali e social media, ha raggiunto in poche ore decine di migliaia di visualizzazioni – scrive ancora Progetto Lince. – A pensarci bene non deve meravigliare: nell’immaginario collettivo rappresenta un animale simpatico e laborioso, protagonista di molti libri e favole, cartoni animati e film di Walt Disney, raffigurando così una creatura simpatica. Certamente si tratta di un nuovo e importante ambasciatore per la tutela delle nostre meravigliose vallate”.

Il castoro in passato era stato decimato dai bracconieri per le pellicce, per i denti e anche per il castoreo, una sostanza oleosa prodotta dalle ghiandole dell’animale: era un tempo molto ricercata in profumeria. La caccia indiscriminata già nel XVII secolo aveva ridotto la sua presenza a poche aree remote.

Il castoro europeo è stao reintrodotto negli anni del secondo dopoguerra in varie zone d’Europa, tra cui, più di recente, nella valle del Gail in Austria, una suggestiva e selvaggia area boschiva che confina con il Tarvisiano.

Secondo i ricercatori friulani, l’esemplare rintracciato dai naturalisti di Progetto Lince sarebbe giunto proprio dal Gail.

Per saperne di più:

Progetto Lince Italia

(Foto dal profilo Facebook di Progetto Lince Italia)

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