Le Polizie di Italia, Slovenia, Croazia e Bosnia sgominano banda di trafficanti di migranti

FVG – Un’azione congiunta delle Polizie di Italia, Slovenia, Croazia e Bosnia ha smantellato una pericolosa rete clandestina di trafficanti di migranti verso l’Europa attraverso la cosiddetta “Rotta balcanica”.

Lo hanno reso noto le agenzie di stampa della vicina Repubblica di Slovenia, riportando i contenuti di una conferenza stampa svoltasi a Capodistria/Koper lo scorso 21 ottobre.

Le indagini erano partite dopo che le autorità italiane avevano fermato a Trieste un cittadino sloveno mentre trasportava 3 iracheni a bordo di un’auto a noleggio.

Secondo quanto dichiarato dal capo della Criminalpol di Capodistria Dejan Juric, la rete smantellata era attiva dal mese di aprile 2016 e da quel momento aveva trasportato clandestinamente circa 150 profughi verso l’Europa, oltrepassando la frontiera slovena.

Gli attraversamenti avvenivano in prevalenza verso la Croazia, nei pressi di Dragonja, Jelšane e Babno polje, al confine sudoccidentale con la Slovenia. I migranti provenivano per lo più da Siria, Iraq, Iran, Eritrea e Afghanistan.

I trafficanti di esseri umani – è stato detto nella conferenza stampa – chiedevano ai profughi dai 1.500 ai 3.000 euro a persona per il trasporto dalla Serbia fino all’Italia.

Il capo del dipartimento anticrimine della Direzione generale della Polizia, Uroš Lavrič, ha segnalato un aumento del numero di organizzazioni che operano nel campo del traffico di esseri umani. Ha parlato inoltre di “trattamento senza compromessi” da parte dei trafficanti di esseri umani nei confronti dei migranti.

Questi avrebbero messo in pericolo vite umane guidando in modo pericoloso, anche in stato di ebbrezza, e trasportando un numero eccessivo di passeggeri nei veicoli con i quali oltrepassavano i confini di Stato.

A capo della rete internazionale composta da circa 10 trafficanti vi era, secondo le indagini, un cittadino sloveno di 28 anni che aveva come complici altri 4 cittadini sloveni.

La polizia slovena ha presentato una denuncia per 24 reati di attraversamento illegale del confine, un reato per possesso di droga ed un reato di fabbricazione e traffico illecito di armi.

Così ha commentato la notizia il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga: “Il successo maturato da un’azione congiunta delle Polizie di Italia, Slovenia, Croazia e Bosnia, che ha portato allo smantellamento di una rete di trafficanti di esseri umani in direzione del nostro Paese, conferma l’efficacia della collaborazione transnazionale nell’attività di contrasto all’immigrazione clandestina e, di conseguenza, richiama a maggior ragione la necessità di intensificare i controlli, dotando le Forze dell’Ordine di uomini e mezzi adeguati, e di rinnovare ogni tipo di accordo volto a bloccare un potenziale pericolo di invasione che, per i confini del Friuli Venezia Giulia, potrebbe profilarsi quando intervenire rischierebbe di essere troppo tardi”.

Ringraziando la Procura della Repubblica di Trieste, la direzione distrettale Antimafia del capoluogo giuliano e tutti gli investigatori protagonisti dell’operazione resa nota oggi nel corso di una conferenza a Capodistria (Slovenia), il governatore Fedriga pone l’accento sulle istanze che la Regione ha più volte avanzato all’attuale Governo “affinché si possa bloccare un flusso che, nel corso degli ultimi mesi, è clamorosamente aumentato al punto da lasciare temere il riproporsi delle condizioni di emergenza già verificatesi due anni fa, quando gli ingressi erano nell’ordine di centinaia al mese”.

 

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