Migranti: aumentano gli attraversamenti illegali del confine tra Croazia e Slovenia

Bruxelles – Il Ministro degli Interni sloveno Boštjan Poklukar ha annunciato un aumento significativo degli attraversamenti illegali del confine tra Croazia e Slovenia negli ultimi due mesi. Lo rende noto l’agenzia di notizie slovena STA.

“Negli ultimi due mesi, il numero di ingressi illegali in Slovenia è aumentato considerevolmente”, ha dichiarato Poklukar a Bruxelles. “Non possiamo quindi parlare di un allentamento dei controlli interni, soprattutto in considerazione del rischio di terrorismo”, ha aggiunto, riferendosi al conflitto in corso a Gaza e all’invasione russa dell’Ucraina.

La Slovenia ha introdotto controlli temporanei alle frontiere con Croazia e Ungheria a ottobre 2023, analogamente all’Italia al confine con la Slovenia.

L’aumento della minaccia terroristica in Europa era stato il motivo principale addotto da Roma e Lubiana per questa decisione, che è stata poi estesa fino a giugno 2024.

A gennaio 2024, la polizia slovena ha registrato 3.430 attraversamenti illegali del confine, rispetto ai 2.573 dello stesso periodo dell’anno precedente. La sede di polizia di Novometo ha registrato il maggior numero di casi, con l’82% di tutti gli attraversamenti illegali (2.813).

Poklukar ha sottolineato che tutti i paesi lungo la rotta migratoria dei Balcani occidentali stanno vedendo un aumento del numero di ingressi illegali di cittadini migranti, definendo la rotta “estremamente attiva”.

L’aumento degli attraversamenti illegali ha spinto le autorità slovene a creare centri di accoglienza temporanea per richiedenti asilo lungo il confine.

Poklukar ha inoltre evidenziato il problema dei rifugiati che entrano nei paesi dei Balcani occidentali senza visto e poi si spostano illegalmente nell’UE. Durante i colloqui con i suoi omologhi, ha chiesto di prendere misure concrete e ha ricordato l’iniziativa di dispiegare l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) in Bosnia ed Erzegovina.

L’aumento degli attraversamenti illegali del confine tra Croazia e Slovenia è un problema complesso al quale concorre una serie di circostanze geopolitiche internazionali e richiede quindi una risposta coordinata da parte dell’UE – ha concluso.

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