Era morto in ospedale il 2 febbraio: la causa un errore della macchina cuore-polmone

Udine – L’ex presidente dell’ordine dei medici di Udine Luigi Conte è morto per una embolia gassosa cerebrale prodotta da un allestimento sbagliato della macchina cuore-polmone da parte del tecnico perfusionista, con inversione accidentale del tubo che, invece di aspirare il sangue, ha pompato l’aria nella circolazione arteriosa del paziente.

È questa la conclusione a cui sono giunti i tre consulenti tecnici incaricati dal Giudice delle indagini preliminari di Udine di chiarire in incidente probatorio, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura friulana, le cause del decesso del medico, morto il 2 febbraio in ospedale a Udine, dove era stato sottoposto a un intervento chirurgico al cuore.

La conclusione della relazione, depositata in tribunale in vista dell’udienza del 30 maggio in cui sarà discussa in contraddittorio, è stata anticipata dal Tgr Fvg.

Per i consulenti l’errore potrebbe essere stato favorito dalla mancata standardizzazione nel set up delle pompe.

Sarebbero mancate alcune procedure che avrebbero potuto correggere l’iniziale errore.

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