Muoiono due giovani soccorritori della Guardia di Finanza e Cnsas sul monte Mangart

Tarvisio (Ud) – Grande costernazione in seno al Soccorso Alpino e Speleologico e alla Guardia di Finanza per la perdita di due valenti soccorritori, caduti in parete il 16 agosto mentre salivano in cordata una via importante e di difficoltà sostenute nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali, sul Monte Mangart, al confine tra Italia e Slovenia.

Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma ad una prima valutazione si sarebbe trattato di una tragica fatalità, scatenata da cause oggettive e ambientali, con un probabile crollo o distacco dall’alto che ha trascinato entrambi giù.

Impossibile al momento valutare l’ora dell’incidente e a che punto della parete sia avvenuto. I due non risultavano raggiungibili né tramite dispositivi telefonici né attraverso dispositivi radio che avevano al seguito.

La notizia è arrivata nel cuore della notte, intorno alle 2:15, con il ritrovamento dei corpi senza vita alla base della parete del Piccolo Mangart di Coritenza, dove da ieri mattina Giulio Alberto Pacchione (nato a Reggio Emilia il 4 luglio 1995 e originario della provincia di Teramo) e Lorenzo Paroni (nato a Pordenone il 6 gennaio 1993 e originario di Montereale Valcellina), entrambi finanzieri a Tarvisio, stavano risalendo la via Piussi, una via di sesto grado che percorre il verticale pilastro Nord.

I due giovani finanzieri in una foto dello scorso inverno: Lorenzo Paroni, a sinistra, e Giulio Alberto Pacchione, a destra

I due giovani erano in attività ufficiale di addestramento come finanzieri ed erano attesi in caserma in serata. Trattasi dunque a tutti gli effetti di incidente in servizio e in quanto tale è al vaglio della Procura di Udine.

L’allarme è scattato tardi in quanto era nota la difficoltà della via, che richiede tempo e impegno, ed erano altrettanto note le altissime capacità dei due alpinisti.

Entrambi facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: Lorenzo era a tutti gli effetti già un Tecnico del Soccorso Alpino, mentre Giulio era un aspirante soccorritore e avrebbe dovuto a breve sostenere l’esame di ingresso per entrare nel Corpo.

I colleghi in caserma hanno iniziato a preoccuparsi e intorno a mezzanotte si sono portati a Fusine Laghi e poi nei pressi del Rifugio Zacchi, dove era stato parcheggiato il loro mezzo. Una volta giunti a piedi alla base della parete c’è stata la triste scoperta, che lascia presupporre una caduta di diverse decine di metri.

Il recupero dei corpi dei due giovani, ancora legati in cordata, è avvenuto questa mattina intorno alle 8:30, con l’elicottero della Protezione Civile e le salme si trovano all’obitorio di Tarvisio presso il Cimitero Plezzut, dove sono attesi i parenti.

La preparazione di entrambi gli alpinisti era di altissimo livello: entrambi conoscevano le pareti rocciose del Mangart, dove avevano tra l’altro entrambi già salito il temibile e famoso Diedro Cozzolino, una delle vie più difficili delle Alpi. Giulio era anche maestro di sci a Tarvisio, a Lorenzo mancava solamente un esame per diventare Guida Alpina.

Espressioni di cordoglio del CNSAS

«Erano – così Luca Onofrio, capostazione della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino – due bravissimi alpinisti. Tutto ciò che si può dire di buono su di loro anche come persone va detto. Aggiungo che per me erano come due figli».

«Tutte le donne e tutti gli uomini del Corpo Soccorso Alpino e Speleologico abbracciano le famiglie e gli amici di Lorenzo e Giulio in questo giorno di dolore» ha aggiunto Maurizio Dellantonio, presidente nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

«Siamo vicini alla stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico e agli amici e colleghi soccorritori della Guardia di Finanza colpiti anche loro da questo grave lutto. Continueremo la nostra opera di soccorso e aiuto al prossimo anche in ricordo del loro prezioso contributo in questi anni di attività nel Soccorso Alpino».

Il cordoglio delle istituzioni

“La tragica scomparsa dei finanzieri Lorenzo Paroni e Alberto Pacchione sul monte Mangart lascia sgomenta l’intera comunità della nostra regione. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e a tutta la Compagnia della Guardia di finanza di Tarvisio in queste ore di profondo dolore”.

È il cordoglio espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e dall’assessore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi per la morte dei finanzieri.

“Due professionisti esemplari, che svolgevano il loro prezioso servizio per la collettività con impegno encomiabile”.

“A nome mio personale e della Camera dei deputati, esprimo profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei due finanzieri soccorritori in forza alla Stazione Sagf di Tarvisio, in provincia di Udine, Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchione. Rivolgo alle loro famiglie, al Comando generale e al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza le espressioni delle più sentite condoglianze”.
Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

“Alle famiglie e alla Guardia di Finanza partecipiamo il cordoglio muto e profondo per la tragica e improvvisa scomparsa dei due finanzieri sulle montagne del Friuli. La perdita dei due giovani è ancora più dolorosa per la fatalità che ha colpito proprio dei conoscitori della montagna esperti delle tecniche del soccorso. La tragedia sia monito per quanti invece sottovalutano i rischi e trascurano cautele da adottare in luoghi dove la natura non è mai completamente sotto controllo”. Lo dichiara la deputata Debora Serracchiani, appresa la tragedia che ha coinvolto i due finanzieri morti in un’attività addestrativa sul Monte Mangart, in Friuli Venezia Giulia.

 

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