Muro contro muro fra istituzioni e No Green pass. Sindaci di Trieste e Udine contro assembramenti

FVG – Muro contro muro fra il governo e i No Green pass mentre in Regione aumentano contagi e ricoveri.

Il ministro Patuanelli ha informato il Consiglio dei ministri dell’incontro avuto sabato 23 ottobre con i rappresentanti delle organizzazioni che hanno promosso le proteste nei giorni scorsi a Trieste contro l’obbligatorietà del Green pass.

La risposta è giunta sabato 30 ottobre con una breve nota: “Il Governo nella sua interezza ha confermato che le misure saranno, come sempre avvenuto, commisurate e varate su basi scientifiche legate all’andamento della pandemia e alla prosecuzione della campagna vaccinale”, per “evitare qualsiasi tipo di restrizione che deriverebbe da una recrudescenza della pandemia”.

I No Green pass restano sul piede di guerra

Da parte sua il movimento No Green pass triestino, per voce di Stefano Puzzer e del Coordinamento 15 ottobre, così scrive in un comunicato pubblicato il 30 ottobre sui canali social: “il Paese ci chiama: il Coordinamento cresce, sono arrivate richieste da tutta Italia”.

“Il Governo parla di altro – proseguono i No Green pass – anche se il ministro Stefano Patuanelli ha riferito, e la sua ambasciata ha ottenuto un nulla di fatto. La linea del Governo è sottolineata in modo chiaro dal ministro degli Esteri, Di Maio, questa settimana, nel corso di una trasmissione televisiva (l’Aria che tira) quando ha ribadito che la ripresa economica è correlata all’aumento delle vaccinazioni, oppure, a suo dire, si chiude di nuovo e si proroga il Green Pass”.

“Denunciamo – si legge ancora nella nota – che la strategia del ricatto prosegue, mentre le piazze di Trieste, Milano e delle altre città d’Italia sono sempre più affollate. Il racconto della pandemia in tutti i suoi aspetti comincia ad incrinarsi. E se le strategie sanitarie in atto fossero al capolinea, se dimostrassero che è tempo di cambiare rotta per il bene comune? Per Carlo Freccero “la grande spiritualità di Stefano Puzzer” incarna il pensiero, rimasto finora inascoltato, di milioni di italiani”.

“La violenza del Green pass – sostengono gli oppositori – agisce in modo subdolo e soprattutto, come ormai ufficialmente riconosciuto e dimostrato, non è strumento di tutela della salute (anche chi ha ricevuto il vaccino trasmette il virus e non è protetto nel tempo); allora che fare? Il Coordinamento 15 ottobre cercherà le risposte aprendo il confronto pubblicamente. Tutti i vaccini approvati ad oggi sono scientificamente “imperfetti”, perché non evitano il contagio. Allora perché accanirsi solo con la campagna vaccinale e non concentrarsi seriamente ed apertamente anche sulle cure possibili?”

“Le piazze del Green pass – conclude la nota del movimento – chiedono di smascherare l’inganno, perché il trucco c’è e si vede. Il Coordinamento 15 ottobre prosegue nel suo impegno, al fianco di Stefano Puzzer e di tutte le piazze italiane, per sgretolare il castello di carta e sfidare tutti in un confronto diretto nel merito delle questioni. Annunciata a più voci anche la discesa in campo di tutte le categorie, anche degli studenti”.

Sindaci di Trieste e Udine contro assembramenti

Intanto i sindaci di Trieste e Udine, Roberto Dipiazza e Pietro Fontanini, preoccupati per il forte aumento di contagi, stanno studiando, unitamente alle prefetture, misure anti-assembramento.

Entrambi si dicono rispettosi della libertà di manifestare, ma solo nella misura in cui ciò non comprometta la salute pubblica.

Il sindaco di Trieste ha dichiarato alla stampa: “Sto valutando con gli uffici se il sindaco, responsabile della salute dei cittadini, può fare un’ordinanza”.

“Premesso il diritto di manifestare garantito dalla Costituzione – ha aggiunto – c’è il problema dei contagi. Se posso farla, dunque, farò un’ordinanza di divieto di assembramento”.

“Non voglio che la mia città grazie a queste manifestazioni vada in zona gialla – ha ribadito – perché sarebbe un disastro per Trieste, l’economia e i giovani pensare di chiudere tutto. Sarebbe una cosa folle, grazie a questi personaggi che non hanno pensato a questo e che pensano solo a essere no vax”.

Il punto sui contagi

Oggi in Friuli Venezia Giulia su 5.476 tamponi molecolari sono stati rilevati 224 nuovi contagi con una percentuale di positività del 4,09%. Sono inoltre 17.560 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 25 casi (0,14%). Nella giornata odierna si registrano tre decessi (uno a Udine, uno a Trieste e uno a Pordenone); sono 12 le persone ricoverate in terapia intensiva mentre ammontano a 63 i pazienti ospedalizzati in altri reparti.

(Foto d’archivio di Stefano Savini, tutti i diritti riservati)

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