Nei prossimi 5 anni in FVG ci sarà bisogno di 96mila lavoratori per mantenere la produzione

Pordenone – “Nei prossimi cinque anni il Friuli Venezia Giulia avrà bisogno di 96 mila persone per mantenere in piedi il sistema produttivo regionale. Pertanto è necessario investire con urgenza nelle nuove generazioni che stanno iniziando il proprio percorso formativo e che si stanno affacciando nel mondo del lavoro, aumentando così l’attrattività di un territorio in grado di offrire grandi opportunità occupazionali”.

Lo ha detto l’assessore regionale al Lavoro, formazione e istruzione Alessia Rosolen partecipando a Pordenone alla giornata conclusiva della 3ª Edizione del progetto “Made in Fvg – Ambasciatori d’eccellenza” tenutasi martedì 14 novembre nell’auditorium della Regione.

L’iniziativa è stata ideata per coinvolgere sia gli studenti degli istituti superiori sia quelli che frequentano le università del Friuli Venezia Giulia, al fine di ridurre la distanza tra mondo della scuola e quello del lavoro. Quest’anno il progetto ha portato studenti universitari e delle scuole secondarie di secondo grado a visitare le aziende e le strutture di Area Science Park a Trieste, Polo Tecnologico di Pordenone e Parco Scientifico Danieli di Udine.

Nel suo intervento l’assessore Rosolen ha spiegato quali siano stati i motivi per cui si è voluto dedicare grande attenzione agli studenti che frequentano il sistema scolastico regionale. “Ci sono diversi fattori – ha detto – che ci hanno spinto a muoverci in questa direzione, il primo dei quali è legato alla crisi demografiche che attanaglia anche il Friuli Venezia Giulia. In questo contesto non solo diventa cruciale cercare di mantenere in regione i giovani che già ci sono, evitando dannose fughe di cervelli, ma è anche importante poterne attrarre degli altri perché qui da noi ci sono grandi potenzialità molte volte sconosciute.”

“Con questo progetto che vede coinvolta l’Agenzia lavoro&Sviluppoimpresa nonchè l’Ardis Fvg, abbiamo voluto raccontare quanto di meglio la regione sa offrire sotto il profilo formativo e occupazionale, per incuriosire i nostri studenti e fornire quelle informazioni che possono essere loro utili per valutare la possibilità di lavorare nelle realtà produttive regionali”.

Per molti anni dell’esistenza dei parchi scientifici ne erano a conoscenza solo i ricercatori e pochi addetti ai lavori che facevano ricerca applicata. “Aprire quelle porte e far conoscere le opportunità che questi centri possono offrire – ha detto Rosolen – è uno degli aspetti sui quali stiamo investendo molto per ridurre il divario tra mondo formativo e quello del lavoro, un gap sul quale in passato si è sempre molto parlato ma con pochi risultati concreti”.

“È sotto gli occhi di tutti il cambiamento delle necessità delle aziende, di fronte al quale anche il mondo scolastico deve adeguarsi; per costruire questo nuovo legame, le istituzioni devono svolgere la loro parte, adeguando la formazione professionale, superiore e universitaria, ai nuovi parametri richiesti dal mercato. La Regione si sta muovendo per far conoscere ai giovani di questo territorio le importanti opportunità occupazionali esistenti, diventando anche polo di attrazione per tanti altri coetanei che vorranno scommettere sul Friuli Venezia Giulia quale luogo in cui avviare la propria carriera lavorativa”.

Il progetto “Made in Fvg – Ambasciatori d’eccellenza” proseguirà anche nel 2024. Nel mese di marzo le aziende della regione che verranno individuate come partner di progetto visiteranno le scuole scelte quale sede di questi incontri. La seconda fase, che prevede invece il percorso inverso con gli studenti che andranno a conoscere le attività produttive, è prevista invece nel mese di aprile.

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