Nuovo video promozionale per rilanciare i consumi: “Maniago Città delle Coltellerie”

Maniago – Immagini che scorrono raccontando un ambiente naturale e unico segnato dalle acque del Cellina e del Colvera ma, soprattutto, la storia di fabbri e coltellinai che hanno forgiato l’acciaio rendendo famosa nel mondo Maniago nella produzione di ogni genere di arnesi da taglio, ma anche spade e armi antiche per la Repubblica di Venezia e per i musei privati.

Pezzi unici, come quelli plasmati da Fulvio Del Tin – un artigiano speciale che da mezzo secolo modella l’acciaio -, richiesti anche a Hollywood per finire nelle mani degli artisti del cinema.

Non c’è solo questo, però, nel nuovo video promozionale ‘Maniago Città delle Coltellerie’ realizzato da Ascom-Confcommercio (delegazione mandamentale), C’entro Anch’io, Camera di Commercio Pordenone-Udine e Comune di Maniago.

Oltre all’arte fabbrile le immagini, supportate dalla voce narrante di Luciano Roman (testo di Lorenzo Cardin, riprese di Giulio Roveredo), si riflettono sul cuore pulsante della città con la grande piazza Italia e la sua fontana, gli edifici storici che si affacciano attorno (Duomo, Loggia, Palazzo D’Attimis) fino a scorgere, oltre la cinta muraria che racchiude Villa dei Conti, il colle dove sorgono le rovine dell’antico Castello.

Un viaggio per immagini che si è focalizzato anche sul centro commerciale naturale diffuso con le botteghe, anche dei comuni limitrofi, affermate a luoghi d’incontro e di relazione sociali che, dopo un lungo periodo di lockdown, hanno saputo proporsi alla comunità locale e non solo con il concorso a premi ‘Vinci con lo shopping’ il cui termine di partecipazione scade il prossimo 20 settembre.

Per il presidente mandamentale Ascom-Confcommercio Flavio Rosolen l’idea di questo progetto promozionale «rappresenta un momento importante per le attività mercantili che devono riscattarsi da una crisi economica senza precedenti. Dobbiamo rilanciare i consumi anche attraverso queste iniziative che sono sì di valorizzazione ambientale e turistica di questa porzione del Friuli occidentale ma, soprattutto, devono incentivare il tessuto commerciale».

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