Occupazione in lieve calo, export in forte crescita grazie ai cantieri navali: il quadro economico nei primi nove mesi del 2025
FVG – Nei primi nove mesi del 2025 il Friuli Venezia Giulia fa registrare dinamiche divergenti. L’analisi dell’Istituto di ricerche economiche e sociali (Ires Fvg), su dati Istat, indica da un lato una leggera contrazione dell’occupazione, dall’altro un export in decisa espansione, sostenuto soprattutto dalla cantieristica navale.
Occupazione in calo
Gli occupati in regione sono in media 525.800, con una flessione di 1.800 unità rispetto allo stesso periodo del 2024 (-0,3%). La diminuzione riguarda quasi esclusivamente la componente femminile, che perde 1.600 occupate (-0,6%), mentre quella maschile è sostanzialmente stabile.
Il calo si concentra nel lavoro indipendente, che registra un arretramento di 5.300 unità (-5,1%), mentre l’occupazione dipendente è in aumento di 3.500 posizioni (+0,8%).
Tra i settori economici, l’industria mostra un andamento positivo con 7.300 occupati in più, mentre arretra l’edilizia (-5.600), complice il ridimensionamento degli incentivi fiscali. In calo anche il settore primario (-1.900), mentre i servizi rimangono sostanzialmente stabili.
Disoccupazione e inattività in aumento
Il tasso di occupazione regionale si attesta al 69,5%, evidenziando ancora un marcato divario di genere: 74,4% per gli uomini, 64,6% per le donne.
Le persone in cerca di lavoro passano da 23.200 a 25.400 (+9,8%), con un incremento più significativo tra gli uomini. Crescono anche gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, che raggiungono quota 200.900 (+1,4%).
Ammortizzatori sociali e partite Iva
Tra gennaio e settembre 2025 le ore di cassa integrazione autorizzate scendono del 9,2%, soprattutto per la diminuzione degli interventi ordinari. Restano più stabili le richieste di cassa integrazione straordinaria.
Nello stesso periodo diminuiscono le aperture di nuove partite Iva, pari a 6.677 (-1,8%). La flessione è più marcata nell’area udinese (-5,5%), mentre Gorizia segna un aumento del 7%.
Export in forte aumento
Il fronte più dinamico dell’economia regionale è quello dell’export: nei primi nove mesi del 2025 il valore delle vendite all’estero sfiora i 16 miliardi di euro, quasi 3 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+22,5%). Si tratta dell’incremento più elevato tra tutte le regioni italiane.
Il risultato è fortemente influenzato dalla cantieristica navale, che passa da circa 1 miliardo a quasi 3,7 miliardi di export (+245,6%). Anche depurando il dato da questo settore, la crescita rimane positiva (+2,6%).
Tra i comparti in espansione si segnalano meccanica strumentale (+7,6%), mobili (+6,9%), alimentari e bevande (+8,6%) e apparecchi elettrici (+12,6%). In calo invece la metallurgia (-1,8%) e soprattutto il settore elettronico, che registra un forte ridimensionamento (-46,5%).
Trieste traina l’export regionale
L’impennata della cantieristica incide in particolare sulla provincia di Trieste, che raddoppia il valore delle esportazioni (+118,7%). Pordenone cresce del 6,4% e Udine del 2,3%, mentre Gorizia arretra leggermente (-1,3%).
I mercati più dinamici
Sul fronte geografico, aumentano soprattutto i flussi verso Germania (+55,3%), Stati Uniti (+67,5%) e Indonesia (+2.274%), quest’ultima trainata dalla consegna di grandi navi. Tra i principali partner si registra un calo significativo solo verso la Polonia (-6,8%).

