Omicidio di Giulio Regeni, le indagini si focalizzano su Cambridge e il ruolo della tutor

Roma – Maha Abdelrahman e l’università di Cambridge sono intenzionate a “cooperare in pieno” alle indagini degli inquirenti italiani sul caso “dell’ex studente Giulio Regeni, assassinato tragicamente in Egitto”.

Lo fa sapere alla stampa l’ateneo britannico in una dichiarazione in cui si conferma che l’ex tutor di Giulio ha risposto a “tutte le domande” in un interrogatorio avvenuto “il 9 gennaio” e ha poi consegnato “volontariamente tutti i documenti richiesti” nell’ambito di una perquisizione fatta il 10 gennaio dalla polizia del Cambridgeshire.

Il ruolo della ricercatrice è stato oggetto delle indagini fin dall’inizio dell’inchiesta dei magistrati romani. A giugno 2016 era partita dalla Procura di Roma partì la prima rogatoria internazionale che interpellava, come testimone, la tutor Maha Abdel Rahman.

Fecero seguito una seconda rogatoria, dalla quale emersero conti correnti bancari in Inghilterra, riconducibili al ricercatore assassinato, ed una terza, in cui fu possibile al pm Sergio Colaiocco ascoltare finalmente la docente.

Vi furono tuttavia numerose reticenze. Si è dovuto giongere al 2018, quasi 2 anni di distanza dall’efferato delitto, perché nel pomeriggio di martedì 9 gennaio, negli uffici dell’ateneo britannico, Colaiocco avesse un secondo colloquio con la professoressa Maha Abdelrahman.

Il giorno dopo, la Polizia inglese ha perquisito l’ufficio e la casa della docente ed ha sequestrato tutto il materiale informatico, il cellulare ed alcuni documenti cartacei.

Per una ricostruzione complessiva del filone britannico dell’inchiesta leggi: https://www.agi.it/estero/regeni_tutor_interrogata_maha_abdel_rahman-3361574/news/2018-01-11/

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