Parlamento europeo, sì alla riforma dell’autotrasporto. Stop a concorrenza sleale dall’Est

Bruxelles – Il Consiglio europeo ha predisposto ed approvato un’ampia riforma del settore dei trasporti su strada dell’UE, nota come pacchetto sulla mobilità. La normativa nei giorni scorsi è stata approvata anche dal Parlamento europeo.

Le nuove norme sono volte a migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti, l’armonizzazione dei salari, la flessibilità degli orari dei conducenti, prevedendo più riposi, e il rispetto delle regole fondamentali della concorrenza, oltre a rendere più efficiente l’applicazione della direttiva.

Viene garantito un equilibrio tra migliori condizioni sociali e di lavoro per i conducenti e la libertà di fornire servizi transfrontalieri per i trasportatori, contribuendo anche alla sicurezza stradale.

Inoltre, il pacchetto fa chiarezza nel settore riguardo a disposizioni precedentemente ambigue e contribuirà a porre fine alle divergenze tra gli Stati membri nella loro applicazione.

Il pacchetto è costituito da un regolamento che disciplina l’accesso al mercato del trasporto di merci su strada e alla professione di trasportatore di merci su strada o di trasportatore di passeggeri su strada; un regolamento sulla durata massima del lavoro e tempi minimi di riposo per i conducenti e il posizionamento per mezzo di tachigrafi; e una direttiva che rivede gli obblighi di applicazione e stabilisce norme sul distacco dei conducenti.

Soddisfazione è stata espressa da Conftrasporto-Confcommercio, che in una nota sottolinea come alcune delle norme approvate recepiscano proposte sulle quali la Confederazione nazionale dei trasporti e della logistica ha lavorato per molto tempo.

“Ringrazio tutte le forze politiche che hanno sostenuto unanimemente le proposte di Conftrasporto”, esordisce il vicepresidente Paolo Uggè.

“Le nuove norme – spiega Uggè – dovrebbero dare una risposta al tema dei viaggi a vuoto degli autisti e delle differenze esistenti sul piano del costo del lavoro, disparità che hanno generato il pesantissimo fenomeno del dumping sociale. Il pacchetto appena varato dovrebbe quindi limitare gli episodi di concorrenza sleale che vengono messi in atto nei confronti delle imprese italiane, e finalmente dirigere il mercato verso un regime di concorrenza leale tra i diversi Paesi dell’Unione”.

“Ora diventa indispensabile proseguire il lavoro iniziato, con l’obiettivo di connettere il sistema logistico italiano al resto d’Europa. Ciò può avvenire solo se alcuni Paesi dell’Unione, a cominciare dall’Austria, smettono di ostacolare gli altri con divieti pretestuosi, come quello ambiente, che sta mettendo in croce da anni non solo il sistema italiano del trasporto su strada, ma tutta l’economia del Paese in generale”, conclude il vicepresidente di Conftrasporto.

“È importante per l’autotrasporto, in particolare in Friuli Venezia Giulia e anche in tutto il nordest l’approvazione del ‘pacchetto mobilità’ al Parlamento europeo. Attese a lungo dalle associazioni di categoria e dai sindacati, le nuove regole sono frutto di un lavoro presidiato dal Pd: riformano le norme sul cabotaggio stradale, mettono ordine nel distacco internazionale, armonizzano le tutele dei lavoratori”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani (Pd) che aggiunge: “L’Europa ha finalmente messo un argine alla concorrenza sleale dei Paesi dell’Est, che fino all’ultimo hanno tentato di bloccare l’approvazione del Pacchetto, ma ora sarà necessario che in Italia si attuino i controlli necessari per rendere efficaci le nuove regole”.

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