Petizione popolare per il diritto ad un medico di medicina generale in Val Tramontina

Pordenone – Nei giorni scorsi sono state depositate in Consiglio regionale 300 firme raccolte per la petizione “I cittadini della Val Tramontina hanno il diritto di avere un medico di medicina generale che presta servizio presso gli ambulatori di Tramonti di Sotto e di Tramonti di Sopra“.

La petizione nasce dall’urgente obiettivo di nominare un medico di base in Val Tramontina, nel Pordenonese, in sostituzione del precedente, ormai in pensione da circa un anno.

Dal primo maggio 2023 sono attivi due ambulatori attrezzati gestiti dall’Ambulatorio sperimentale di assistenza primaria (Asap) collocato però nel Comune di Meduno, a 15 chilometri di distanza, con tre medici individuati per assicurare tutte le funzioni della medicina generale, solo però su prenotazione telefonica.

In Val Tramontina risiedono oltre 600 abitanti, per lo più anziani in condizioni di fragilità e disabilità croniche, che non hanno dimestichezza con la tecnologia informatica e le ricette dematerializzate ed hanno bisogno del confronto diretto con il loro medico.

I promotori della petizione hanno evidenziato che non è stato possibile il distacco di uno dei tre medici Asap in Val Tramontina almeno una volta la settimana per garantire quel servizio fondamentale e indispensabile qual è la continuità assistenziale, oltretutto prevista per legge.

Un altro elemento che pesa a favore della presenza di un medico sono i progetti di rivitalizzazione del territorio montano, con case in vendita che hanno attirato l’interesse di persone che desiderano vivere in un ambiente sano e naturale come quello della valle, anche per il lavoro a distanza.

La mancanza di servizi tuttavia – e quello sanitario è considerato primario – allontana gli acquirenti. Eppure, aiutare la montagna a non spopolarsi giova anche alla pianura, perché la sinergia tra i territori è fondamentale.

Alcuni consiglieri regionali delle Opposizioni si sono dichiarati a favore della petizione affermando che gli Asap non sono la soluzione, che i medici di base vanno incentivati anche perché sono di più quelli che si stanno allontanando dalla professione di quelli che la iniziano e che servono adeguati interventi di strategia per le aree interne.

La petizione è stata trasmessa dalla Presidenza all’attenzione della III Commissione consiliare, deputata ad entrare nel merito delle questioni legate al settore sanitario e sociale.

 

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