Rinviata l’udienza preliminare a carico degli agenti dei servizi segreti egiziani accusati dell’omicidio di Giulio Regeni

Roma – È stata rinviata al 25 maggio l’udienza preliminare a carico di quattro appartenenti ai servizi segreti egiziani accusati del sequestro, delle sevizie e dell’omicidio di Giulio Regeni. La decisione è legata al legittimo impedimento, causa Covid, di uno dei difensori.

All’udienza del 29 aprile erano presenti genitori di Regeni, Claudio e Paola. In aula anche il procuratore capo di Roma Michele Prestipino.

A giudizio sono Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. Nei loro confronti le accuse mosse dal sostituto Sergio Colaiocco variano dal sequestro di persona pluriaggravato al concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate.

E nel frattempo da oggi anche Lecce ha una panchina gialla dedicata a Giulio Regeni, “giovane ricercatore universitario – si legge su una targa commemorativa – scomparso, torturato e ucciso nel 2016 a Il Cairo, in Egitto, e al suo sguardo aperto sul mondo”.

La breve cerimonia di inaugurazione si è tenuta in mattinata su Viale dell’Università, all’altezza di Palazzo Codacci-Pisanelli, storica sede dell’ateneo salentino all’ingresso del quale sin dal 2016 è affisso il manifesto della campagna che chiede verità e giustizia per Regeni.

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