Schengen tra Italia e Slovenia sospeso fin oltre metà novembre. A Trieste vertice tra Italia, Slovenia e Croazia

Trieste – La sospensione degli accordi di Schengen ai confini tra Italia e Slovenia, dichiarata lo scorso 21 ottobre, è stata prorogata per ulteriori 20 giorni a partire dallo scorso mercoledì 31 ottobre.

Per il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani (FdI), interpellato dall’agenzia ANSA “Il bilancio dei primi 10 giorni, dopo la reintroduzione dei controlli alla frontiera con la Slovenia, tracciato oggi dal ministro Piantedosi a Trieste, conferma che la decisione presa, non a cuor leggero, è però efficace e necessaria in questo momento: dieci persone sono state arrestate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

“La misura è stata prorogata dal 31 ottobre per altri venti giorni, in accordo con i governi sloveni e croati. Ma la sua durata – prosegue Ciriani – dipenderà anche dall’evoluzione degli scenari internazionali”. “Il governo – conclude – sta progressivamente intensificando i controlli anche sui valichi secondari”.

Il vertice tra Italia, Slovenia e Croazia

“Con le decisioni prese oggi Italia, Slovenia e Croazia puntano a potenziare al massimo i controlli e le attività di filtro lungo la rotta balcanica. Adesso inizia anche un confronto tecnico fra i tre Paesi per cercare di applicare con efficacia queste misure e in prospettiva anche di implementarle”.

Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga dopo il vertice trilaterale Italia-Slovenia-Croazia che si è tenuto nella mattina di giovedì 2 novembre a Trieste, convocato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che in precedenza ha anche presieduto il Comitato provinciale dedicato all’ordine e alla sicurezza pubblica.

Un vertice che ha visto la partecipazione dei ministri della Slovenia Boštjan Poklukar, della Croazia Davor Božinovic e dello stesso governatore Fedriga.

Alla riunione del Comitato provinciale dedicato all’ordine e alla sicurezza pubblica ha preso parte anche l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti.

Brigate miste per il controllo dei confini

Nel corso della riunione è stata deciso di intensificare il presidio dei confini rendendo strutturale la presenza di brigate miste, di istituire dei centri permanenti di coordinamento gestiti dalle forze di polizia e di individuare una modalità stabile di condivisione delle problematiche che i tre Stati si trovano ad affrontare in questo quadrante geografico.

“L’operatività delle brigate miste dipenderà anche dagli incontri tecnici che dovrebbero iniziare nei prossimi giorni – ha spiegato Fedriga -. Questo è un passaggio necessario anche per declinare al meglio queste misure nei diversi territori nel rispetto delle legislazioni vigenti nei tre Paesi”.

I dati dei controlli dal 21 ottobre

Nel corso della riunione sono stati diffusi anche alcuni dati riguardanti l’attività garantita dalle forze dell’ordine e dai militari sul confine italiano: quasi 19mila persone e 10mila veicoli controllati, una decina di persone arrestate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e 35 persone denunciate per reati di varia natura.

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