Sciopero del personale sanitario il 30 giugno indetto da Federazione Italiana Sindacati intercategoriali

Trieste – L’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi) comunica che la Federazione Italiana Sindacati intercategoriali (Fisi) ha proclamato per l’intera giornata di mercoledì 30 giugno 2021 uno sciopero generale nazionale del personale del settore della sanità pubblica e privata. L’Asugi garantirà le urgenze ed i servizi minimi essenziali, come previsto dalla normativa vigente.

Questo il comunicato della Fisi relativo all’agitazione sindacale:

Proclamato lo stato di agitazione generale della sanità sull’obbligo vaccinale per il personale sanitario. A farlo sapere è il segretario generale della FISI Rolando Scotillo che dopo aver udito il Segretario Nazionale della categoria Medici dott. Pasquale Bacco ed il segretario Nazionale del Comparto Sanità (ad interim) ha indetto lo stato di agitazione generale.

Dai dati della infezione da COVID 19, di dominio pubblico, affermano il dott. Bacco e Rolando Scotillo, si evince che dopo oltre 30 milioni di vaccinazioni, detti dati (02 giugno 2020 – 02 giugno 2021, ma anche nei giorni precedenti) sono totalmente sovrapponibili a quelli dell’anno scorso. Ciò depone a favore della tesi che la sperimentazione di un vaccino specifico è fallita e che nulla si può sapere ed è dato sapere sugli effetti a medio e lungo termine che questa pratica può generare all’interno dell’organismo umano. Non è nemmeno provata la tesi che, comunque, chi si sottopone a detta pratica ha una malattia meno grave: ricordiamo che nel 98% dei casi si ha una sintomatologia lieve o inesistente.

La “pratica vaccinale” è, inoltre, inefficace poiché chi si è sottoposto non è esentato dal contrarre la malattia e dalla possibilità di trasmettere la virosi. Imporre tale obbligo, quindi, al personale sanitario non protegge l’utenza e non protegge se stessi.

Sanzionare con la sospensione dal servizio e da ogni retribuzione chi non si sottopone a questo obbligo, poi, riporta il calendario ai tempi più bui della nostra storia. Le richieste della FISI sono precise: bloccare tutte le sospensioni dal servizio a qualsiasi titolo effettuate e aprire immediatamente un tavolo di confronto.

 

 

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