Sciopero, in FVG adesioni tra il 45 e il 60%. La prossima settimana previste altre agitazioni

FVG – «I primi dati sulle adesioni allo sciopero e la grande partecipazione alle nostre manifestazioni sono segnali importanti. Segnali che ci confermano quanto siano,  condivise le nostre rivendicazioni tra i lavoratori e i pensionati».

È quando dichiarano i segretari generali di Cgil e Uil Fvg Villiam Pezzetta e Matteo Zorn al termine delle manifestazioni che hanno caratterizzato la mattinata del 17 novembre, accompagnando lo sciopero generale nei settori pubblici, nei trasporti, nella scuola e nelle poste.

«Quello che arriva oggi al Governo – dichiara Pezzetta – è il messaggio dei lavoratori e dei pensionati, che in questi ultimi due anni hanno lasciato per strada almeno il 15% del proprio potere d’acquisto, di chi fa sempre più fatica ad arrivare a fine mese, di chi deve aspettare per mesi o addirittura anni una visita specialistica o un intervento, o ha perso il suo medico di base senza che venga sostituito».

Sulla stessa linea Zorn: «Lavoratrici e lavoratori – dichiara – sono stufi e vogliono risposte, che non arrivano da questa finanziaria fatta di tagli. La mobilitazione va avanti finché non vedremo un cambio di politiche da parte del Governo: già la settimana prossima ci sarà lo sciopero regionale di 24 ore per gli altri settori. Ci sarà bisogno della partecipazione di tutti per cambiare il Paese.

Le adesioni dei lavoratori sono state particolarmente diffuse nella scuola, sia tra i docenti che tra il personale Ata, e diffuse sono state anche le chiusure di plessi e uffici amministrativi, come segnalano Flc-Cgil e Uil scuola.

Nella sanità, soggetta all’obbligo di garantire i servizi essenziali, le prime percentuali diffuse dai sindacati di categoria di Cgil e Uil parlano di adesioni al 60% tra i dipendenti Asugi, al netto dei lavoratori comandati, e di molte strutture chiuse, dall’ematologia di Trieste alla Cittadella della Salute e Anatomia patologica a Pordenone.

Operatività al minimo al Csm di Domio (Trieste), adesioni all’80% alla Nostra famiglia di Pasian di Prato (Udine), nella sanità privata. Nel sociale si registrano le chiusure del servizio di assistenza domiciliare a Pordenone, l’adesione al 100% tra gli assistenti sociali del comune di Muggia e le chiusure di diversi asili nido e ricreatori.

Nel trasporto pubblico locale i primi dati riguardano Arriva Udine e Trieste Trasporti, dove ha scioperato rispettivamente il 60 e il 50% dei dipendenti. La durata dello sciopero nel comparto, come noto, è stata ridotta a 4 ore, tra le 9 e le 13, assicurando il rispetto delle fasce garantite da fine mattinata.

Nei porti regionali, secondo i dati raccolti da Filt Cgil e Uiltrasporti, l’adesione si è assestata all’80% a Monfalcone e al 45% a Trieste.

Molto partecipate le manifestazioni, a partire dalla prima, indetta con inizio alle 8 in piazza Cavedalis, a Udine, dove i lavoratori e i pensionati si sono uniti al corteo degli studenti. Un secondo presidio si è tenuto dalle 9.30 davanti alla sede di Arriva, seguito da quello organizzato all’ingresso dell’Ospedale che ha visto la presenza di circa trecento manifestanti con le bandiere e gli striscioni di Cgil e Uil.

In concomitanza, sempre a Udine, si è svolto anche un presidio indetto sotto la sede della Regione. Piazze affollate anche a Pordenone, sotto la Prefettura, e a Trieste, dove sono confluiti anche lavoratori e pensionati della provincia di Gorizia, dando vita a un’affollata manifestazione sotto la sede della Giunta, tra piazza Unità e via dell’Orologio, e a un presidio a Cattinara.

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