Tatuaggio come arte ed espressione del corpo: arriva l’International Tattoo Expo a Trieste

Trieste – Circa 200 professionisti del tatuaggio giungeranno a Trieste per l'”International Tattoo Expo”, manifestazione giunta alla decima edizione, in programma al Salone degli Incanti dal 10 al 12 novembre.

Per tre giorni sarà possibile incontrare tatuatori di fama internazionale, realizzare tatuaggi e curiosare tra gli spazi dedicati anche a piercing, abbigliamento, gadget, oltre al palco dove prenderanno vita spettacoli e appuntamenti musicali.

Gli artisti del tattoo vengono dall’Italia ed anche da Grecia, Singapore, Bulgaria, Spagna, Svizzera, Stati Uniti, Gran Bretagna, Bosnia, Austria e Slovenia. I nomi dei tatuatori sono in aggiornamento, pubblicati sul sito ufficiale dell’evento (triestetattooexpo.com).

Tra gli aventi più attesi dal pubblico saranno i “contest”, che mettono a confronto gli artisti presenti alla kermesse. A ogni competizione – riservata a composizioni fatte in fiera – seguiranno le premiazioni, direttamente sul posto.

Il tatuaggio (o tattoo) è una delle più antiche tecniche di decorazione corporea permanente.

Nel 787 d.C. il papa Adriano aveva proibito l’uso del tatuaggio, ritenuto un retaggio pagano.

Per lunghi secoli in Occidente è stato prerogativa di marinai, soldati, minoranze etniche, malviventi e in generale persone ai margini della società.

Negli anni Sessanta il tattoo è stato riscoperto come simbolo di trasgressione. Negli anni ’70 e ’80 movimenti come i punk e i bikers adottarono il tatuaggio come segno di ribellione alla società.

Oggi il tatuaggio si è liberato da molti pregiudizi e viene inteso come una forma particolare di arte.

La tecnica consiste nell’iniettare pigmenti colorati nello strato superiore della pelle, in modo tale da formare disegni, simboli e lettere. Oggi si usano strumenti sofisticati in grado di evitare il dolore, ma non è stato sempre così.

Il disegno del tatuaggio si vede attraverso l’epidermide, il primo strato della pelle. Il pigmento colorato invece viene immesso nel derma, che è il secondo strato della pelle.

Le cellule del derma sono più stabili di quelle dell’epidermide, e il pigmento del tattoo rimane fissato per tutta la vita sulla pelle della persona, con una dispersione minima del colore.

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