“Tra cielo e Terra” una doppia installazione pittorica dell’artista sloveno Erik Mavrič al DoubleRoom

Trieste – Giovedì 22 novembre alle ore 18.30 al DoubleRoom arti visive di Trieste inaugura “Tra cielo e Terra”, una suggestiva doppia installazione pittorica dell’artista sloveno Erik Mavrič. La mostra sarà visitabile fino al 20 dicembre
La mostra curata da Denis Volk, che gode della collaborazione del Consolato Generale della Repubblica di Slovenia di Trieste e del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia, e del supporto di Cockta, presenta la ricerca visiva degli ultimi anni di Mavrič, focalizzata su una pratica pittorica rigorosa, con due lavori monumentali: “Nebo na Zemlji”, Il cielo in Terra del 2016-17 e il recentissimo“Kamenčki”, Sassolini, del 2018.

Negli ultimi anni Erik Mavrič ci ha abituati a impegnativi cicli di opere di lunga durata e apparentemente insensati agli occhi degli spettatori, un eterno work in progress che Denis Volk ci descrive così: “La durata del processo esecutivo per le singole opere è stata diversa, poteva dilungarsi per più settimane, mesi o addirittura superare l’anno, richiedendo più ore al giorno. Se un tale modus operandi può risultare insensato, per l’artista è invece meditativo, contemplativo e infine liberatorio. L’esecuzione richiede all’artista raccoglimento, perseveranza, ordine e disciplina, oltre a molte rinunce.”

In mostra la grande installazione “Nebo na Zemlji”, Il cielo in Terra,, eseguita su fogli di giornale quasi interamente disegnati e colorati a penna biro dall’artista, è un’enorme carta astronomica che rappresenta il firmamento con stelle in forma di fiori, girandole e forme simmetriche, e attraversata a distanze regolari da meridiani e paralleli e indicazioni numeriche, che vengono a formare una rete, una vera e propria carta celeste del cielo e delle stelle, come si vedono dalla Terra.
Su questo lavoro il curatore precisa che: “L’ispirazione per la nascita di questa opera parte proprio dalla lettura di un articolo di giornale, e in particolare da una foto del cielo notturno colta dall’osservatorio Black Oak in California: “The visible stars by distance”. L’artista ha dapprima ingrandito la fotografia trasponendo l’immagine, relativamente eterna, sul supporto di giornali stampati con avvenimenti passati. Le stelle, che sono in quanto a grandezza, distanza e forza splendente visibili come puntini luminosi di diversa intensità, vengono rappresentate in dimensioni proporzionali, e la superficie che le separa è colorata con precisione a penna biro blu-viola.”
Non ci resta che vederla dal vivo.

Se nell’intervento a muro Mavrič tenta di restituirci il cielo nella sua infinità, nel recente “Kamenčki” Sassolini, affronta il tema del suolo su cui camminiamo. Ogni giorno, percorrendo la strada che lo porta al lavoro, raccoglie sassi e pietre lungo il tragitto, così il percorso quotidiano che lo conduce al lavoro, abitualmente monotono, è diventata un vero e proprio rituale che gli ha consentito di raccogliere il materiale per un nuovo progetto. L’opera evidenzia il problema esistenziale della presenza degli soggetti dipinti e il loro non-essere su questo pianeta, e ci porta quindi a riflettere sul non-essere anche di altre cose, facendoci interrogare sul passaggio dell’uomo sulla Terra. Solo quando qualcosa, o qualcuno, viene “ritratto”, la sua esistenza viene documentata e prolungata, finché anche questa documentazione non sparirà.”

Infine: “La correlazione tra le due opere consente allo spettatore di posizionarsi nel “posto giusto”, ritrovandosi così, anche nello spazio espositivo, tra il cielo e la Terra, come effettivamente è” conclude il curatore.

La mostra sarà vsitabile dal lunedì al giovedì 17-19 in via Canova 9 a Trieste.
Per info tel al 349 1642362 – doubleroomtrieste@gmail.com
https://www.facebook.com/doubleroomtrieste
Photo Nina Sotelšek “Sassolini”

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