Tra pranzi e cene all’aperto: alla scoperta di nuovi borghi

Tra pranzi e cene all’aperto, c’è una tradizione italiana che si insinua nei vicoli pittoreschi e nelle piazze storiche dei borghi più incantevoli del Paese. Attraverso una classifica nazionale, esploriamo le gemme nascoste, dai tesori dell’entroterra ai gioielli costieri, che incantano i palati e gli animi degli avventori. Ogni borgo racconta una storia unica, intessuta di cultura, tradizione e, naturalmente, delizie gastronomiche, offrendo un viaggio attraverso la ricchezza culinaria e paesaggistica dell’Italia.

Il fascino del cibo en plein air

Pranzare all’aria aperta nei suggestivi borghi italiani è un’esperienza indimenticabile che offre numerosi motivi per essere apprezzata. In primo luogo, a differenza delle città, dove spesso la disposizione degli spazi e la struttura architettonica impedisce l’utilizzo di tavoli all’esterno, nei borghi si trovano ampi e accoglienti spazi all’aperto dedicati interamente alla consumazione di cibi e bevande locali.

Questo aspetto non solo permette di gustare le prelibatezze locali immersi nella natura, ma rappresenta anche un vantaggio per i fumatori. Infatti, nonostante la legge sul fumo vieti l’uso del tabacco all’interno dei locali presenti sul territorio italiano, nei borghi questa restrizione non limita l’esperienza gastronomica, perché i fumatori possono scegliere tra un’ampia gamma di ristoranti in cui pranzare o cenare nei tavoli situati negli spazi esterni delle strutture, dove è consentito fumare durante il pasto senza violare le normative vigenti.

Infine, l’aria fresca e pulita contribuisce a creare un’atmosfera rilassante e rigenerante, perfetta per godersi appieno il pasto. Lontani dal caos e dallo stress della vita quotidiana, sedersi a tavola all’aperto consente di connettersi con la natura circostante, consentendo un’esperienza culinaria arricchita dalla bellezza dei paesaggi rurali e storici che circondano i borghi del Belpaese.

Esplorando i borghi italiani

Vedendo nel dettaglio, è presente la classifica dei borghi italiani, compilata attraverso un processo rigoroso che tiene conto di diversi criteri. Tra i più importanti vi è la valutazione della bellezza paesaggistica e architettonica del borgo, la presenza di attrazioni culturali e storiche, nonché l’offerta enogastronomica locale. I borghi che soddisfano questi criteri possono ricevere la prestigiosa Bandiera Arancione, un riconoscimento conferito dal Touring Club Italiano che attesta l’autenticità e l’ospitalità del luogo. In particolare, nel 2024, sono tre le regioni che hanno conquistato più bandiere arancioni e sono:

  • la Toscana, patria dell’arte rinascimentale, è rinomata per i suoi capolavori artistici come la Galleria degli Uffizi a Firenze e la Torre Pendente di Pisa. La regione offre un’esperienza enogastronomica senza pari, le cucine toscane vantano piatti iconici come la ribollita, la bistecca alla fiorentina e la pappa al pomodoro, che celebra la ricchezza dei prodotti locali e la tradizione culinaria della regione.
  • Il Piemonte è rinomato per la sua ricca storia culturale e architettonica, con città come Torino, ricca di monumenti barocchi e residenze reali. La regione è anche famosa per la sua cucina raffinata e i prelibati prodotti gastronomici, piatti tradizionali come il risotto al tartufo, la bagna cauda e la carne cruda all’Albese deliziano i palati di residenti e visitatori, esaltando i sapori autentici della cucina piemontese.
  • Le Marche, con le loro affascinanti città medievali e borghi collinari, sono un tesoro di cultura e tradizione. La regione vanta una cucina semplice ma deliziosa, che fa largo uso di ingredienti freschi e locali. Le Marche sono anche rinomate per i loro vini, tra cui il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Rosso Conero, che si sposano perfettamente con i piatti della cucina locale, creando un’esperienza gastronomica indimenticabile.
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