A Trieste il congresso medico europeo sui tumori della testa e del collo

Trieste – Si svolgerà nel capoluogo giuliano a metà marzo l’importante Congresso Europeo dedicato alla “Chirurgia transorale mini-invasiva delle patologie del distretto testa – collo”.

I tumori della testa e del collo sono la quinta neoplasia più diffusa in Italia, registrando 113.165 casi (dati Artium 2016, prevalenza). L’incidenza 2017 è stimata in 9400 nuovi casi: 7200 fra gli uomini e 2200 fra le donne (dati Artium 2017).

Con 3520 casi monitorati annualmente, il Friuli Venezia Giulia è la macroarea che registra la maggiore prevalenza di queste patologie ma è anche la sede di eccellenza nell’offerta di interventi risolutivi attraverso tecnologie non demolitive: un traguardo che si registra in particolare nella Clinica di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Cattinara di Trieste.

Le statistiche del Friuli Venezia Giulia che riassumono i dati sull’attività chirurgica svolta nel corso dell’ultimo biennio (2015-2016), vedono infatti l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste ASUITS al primo posto per numerosità di casi oncologici operati con un totale di 163 pazienti (escludendo dal conteggio i tumori della tiroide e della pelle).

A cinque anni dagli interventi la Clinica ORL guidata dal chirurgo Giancarlo Tirelli ha ottenuto il 77,7% di casi di sopravvivenza (disease specific survival) in condizioni di vita soddisfacente (dati per il tumore orale).

Trieste si trova alla pari dei migliori centri mondiali di riferimento per gli interventi sul distretto testa-collo: Liverpool, che ha registrato un dato del 74% (fonte: Rogers et al. Oral Oncology) e New York con il 77% (fonte: Shah et Al Oral Oncology).

Del nuovo approccio finalizzato a tutelare, con la sopravvivenza, la qualità di vita degli assistiti, e della chirurgia trans-orale diventata pratica clinica all’Ospedale di Cattinara si parlerà dal 15 al 17 marzo, alla Stazione Marittima di Trieste, in occasione del Congresso Europeo dedicato alla “Chirurgia transorale mini-invasiva delle patologie del distretto testa – collo”, con la partecipazione dei più innovativi chirurghi italiani e internazionali: fra gli altri  Richard Hayden, della Mayo Clinica Phoenix – Arizona, che ha ispirato  l’elaborazione delle nuove tecniche in atto a Trieste.

Il meeting, che si preannuncia come un appuntamento di rilievo mondiale, è realizzato con il patrocinio del Ministero della Salute e della Confederation of European ORL – Head Neck Surgery, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Salute e dell’Università degli Studi di Trieste.

Dal congresso partirà la sfida per promuovere le innovative soluzioni di intervento in sala operatoria: il programma scientifico proporrà lezioni magistrali, video e prestigiose comunicazioni per arricchire l’esperienza professionale dei più esperti e avvicinare anche i giovani specialisti ai principi della chirurgia mini-invasiva.

L’evento è stato illustrato giovedì 8 marzo dal promotore e curatore Scientifico Giancarlo Tirelli, Direttore della Clinica ORL dell’Ospedale di Cattinara – Trieste, con l’Assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria di Trieste Adriano Marcolongo e il coordinatore scientifico AsuiTs Gianfranco Sinagra.

«Dati importanti, quelli monitorati alla Clinica ORL di Cattinara nei cinque anni dall’intervento: il nostro obiettivo è di guardare oltre la sopravvivenza, puntando alla qualità di vita degli assistiti nel decorso post operatorio – ha spiegato Giancarlo Tirelli – Una visione “win win”, di assistenza sanitaria sostenibile: perché vince il paziente e al tempo stesso vince la sanita’ pubblica, che potrà contare su un’ospedalizzazione più breve e a basso tasso di complicanze».

La chirurgia oncologica dei tumori di bocca, gola e corde vocali è andata incontro nell’ultimo decennio ad una vera e propria rivoluzione sotto il nome di “chirurgia mini-invasiva trans orale”.

Alla Clinica ORL di Trieste ogni giorno si praticano le nuove tecniche chirurgiche in grado di garantire la qualità di vita post-intervento. L’idea di base è quella di utilizzare nei distretti di pertinenza otorinolaringoiatrica gli strumenti che derivano dalla chirurgia laparoscopica addominale o toracica: in questi casi si accede agli organi bersaglio non in maniera diretta, attraverso ampie aperture della pelle, ma con piccole incisioni dalle quali vengono immessi gli strumenti chirurgici e una telecamera che proietta le riprese su un monitor esterno. Si evitano così ampie cicatrici e tutte le conseguenze ad esse correlate.

Alla ORL di Trieste c’è un valore aggiunto: la precisione del chirurgo è potenziata grazie all’”occhio” speciale di un sistema di video-endoscopia che permette di individuare cellule patologiche invisibili all’occhio umano.

Anche l’utilizzo di strumenti di nuova generazione come la robotica e il 3D, i laser, i bisturi a radiofrequenze o ad ultrasuoni permettono l’asportazione dei tumori in maniera sempre più precisa. Questa caratteristica si traduce nel fatto che la zona operata (dove si è asportato il tumore) può guarire spesso spontaneamente evitando la necessità di trapiantare tessuti prelevati da altre sedi con conseguenze in questo caso sulla masticazione, sulla deglutizione e sulla capacità di parlare.

 

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