Trieste strategica nel rifornimento energetico dell’Europa: investimenti per 58 milioni di euro

Trieste – Il gruppo Transalpine Pipeline (Tal), nell’ultima riunione del comitato di coordinamento degli azionisti, ha approvato investimenti per oltre 100 milioni di euro entro il 2024 con l’obiettivo di mantenere il massimo livello di integrità ed efficienza dell’infrastruttura.

Lo ha annunciato, in un incontro con gli investitori istituzionali a Trieste, il general manager del gruppo Tal Alessio Lilli.

Lilli ha spiegato che circa 58 milioni del budget complessivo verranno dedicati alla parte italiana dell’Oleodotto Transalpino gestito dalla Siot, e di questi oltre il 50% saranno destinati alle infrastrutture presenti a Trieste, tra Terminale Marino e Parco Serbatoi.

“Si tratta – ha commentato Lilli, che è anche Presidente della Siot – del più consistente investimento sull’infrastruttura programmato dalla Siot dopo la realizzazione stessa del tratto italiano dell’oleodotto transalpino”.

L’infrastruttura che parte da Trieste e provvede al trasferimento di crude oil nelle raffinerie di Germania, Austria e Repubblica Ceca sta svolgendo un ruolo centrale, a livello europeo, nell’ambito della attuale gestione energetica, rivoluzionata a seguito delle misure e sanzioni conseguenti il conflitto russo-ucraino.

Il potenziamento punta innanzitutto al “mantenimento della ottimale efficienza”, ma Siot guarda anche al lungo periodo nel settore ricerca e sviluppo. Risale infatti al 6 ottobre scorso la firma del Memorandum of Understanding sul tema della comunicazione quantistica con QTI, una spin-off del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che si occupa di tecnologia quantistica, e Telsy, società del Gruppo Tim, per la realizzazione di un sistema di cybersecurity fondato sulla fisica quantistica.

I numeri di Tal

Il gruppo Tal controlla l’oleodotto lungo 753 chilometri che trasporta il greggio dal porto di Trieste in Italia alle raffinerie in Austria, Germania e Repubblica Ceca.

Il gasdotto da Trieste attraversa tre paesi, Italia, Austria e Germania, partendo dal Mare Adriatico del Nord, superando le Alpi dove raggiunge la sua massima altitudine a 1600 metri prima di arrivare nel cuore dell’Europa.

Tal gioca un ruolo strategico non solo per l’economia dell’Europa centrale, garantendo circa il 90% della materia prima delle raffinerie dell’Austria, il 100% della Germania meridionale (Baviera e Baden-Württemberg, pilastri dell’economia tedesca) e il 50% della Repubblica Ceca, ma anche per il porto di Trieste di cui copre più del 60% del traffico complessivo, e per le economie regionali lungo il percorso del gasdotto, che beneficiano degli enormi investimenti di Tal. La Germania dipende infatti logisticamente dal petrolio che passa per il porto franco di Trieste.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi