Ucciso a coltellate in appartamento a Trieste: arrestato un 90enne

Trieste – Sarebbe stato ucciso nel sonno Mauro Vazzano, 43 anni, dal 90enne ospite in casa sua, che  poi avrebbe continuato a vivere nello stesso appartamento: al termine di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trieste, un cittadino italiano del 1928, Luciano Tarlao, domiciliato presso l’abitazione della vittima, è stato arrestato nelle prime ore della mattina del 15 agosto dalla Polizia.

Gli accertamenti svolti dagli investigatori hanno consentito di verificare come tra la vittima e l’indagato fossero insorti da tempo dissidi che sovente sono sfociati in accese liti.

La vittima, come emerso in sede di ispezione esterna condotta dal medico legale, è stata raggiunta da fendenti al petto e alla gola mentre si trovava a letto, verosimilmente nel sonno, posto che indossava la sola biancheria intima e non sono stati rilevati segni di colluttazione né di effrazione.

Il corpo giaceva supino ed era stato coperto da molti capi di abbigliamento, non solo per occultarne la vista, ma per tentare di evitare che l’insopportabile odore si diffondesse.

L’ultima lite udita dai vicini di casa risale ad una data pienamente compatibile con il delitto. Nella mattina dell’8 agosto, il 90enne, presso una vicina farmacia, aveva acquistato dei farmaci per curare delle evidenti ferite da taglio alla mano sinistra.

L’uomo è rimasto all’interno dell’appartamento nella camera adiacente a quella nella quale si trovava il cadavere per circa una settimana, nonostante il persistente cattivo odore che ormai aveva interessato l’intero edificio, tanto che si era reso necessario, nella mattina del 14 agosto, l’intervento dei Vigili del Fuoco allertati dalla Polizia Municipale chiamata sul posto da alcuni condomini.

A seguito del sopralluogo, gli agenti della Polizia Scientifica di Trieste hanno sequestrato oggetti utili per il prosieguo delle indagini, tra i quali un grosso coltello da cucina con punta e lama zigrinata, nascosto sopra uno dei pensili della cucina, nonché delle calzature da mare utilizzate dall’indagato con evidenti tracce ematiche sia sulla parte superiore che sotto le suole.

Viste le numerose contraddizioni emerse, il P.M. titolare del fascicolo ha emesso decreto di fermo, eseguito nel corso della notte di Ferragosto a carico dell’accusato, che, dopo gli adempimenti di rito, è stato ristretto presso la locale Casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Continuano le indagini finalizzate a verificare il coinvolgimento di altri soggetti nella vicenda.

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