Vertice tra Governo ed Enti locali su nuovo Dpcm anti-Covid: forse salvi i fine settimana e c’è l’ipotesi “zona bianca”

Roma – Si è svolto l’11 gennaio il vertice Governo, Regioni ed Enti locali, convocato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, sulle nuove misure contro il Covid-19. DPCM che il governo dovrebbe varare entro sabato 16 gennaio.

Occorrerà tuttavia che prima il decreto venga portato in Parlamento. Questo passaggio dovrebbe avvenire mercoledì 13. Governo, Regioni e Comuni si incontreranno nuovamente giovedì 14 gennaio alle 10 per discutere degli ultimi dettagli del provvedimento.

Le ipotesi allo studio

Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, secondo una delle ipotesi illustrate dal governo durante la riunione con le Regioni, resterebbe in vigore il sistema della divisione delle regioni in zone gialle, arancioni o rosse, ma le soglie di rischio per entrare in una determinata fascia potrebbero essere riviste al ribasso: Rt 1 per entare in zona arancione e 1,25 per finire in zona rossa.

Tra le novità allo studio, anche il divieto alle vendite all’asporto delle bevande nei bar dalle 18 (una stretta sulla movida, per contrastare gli assembramenti davanti ai locali) e lo stop alla mobilità tra le regioni gialle.

Nel nuovo Dpcm potrebbe esserci anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che secondo le norme attuali dovrebbero riaprire il 18 gennaio.

Dovrebbe poi essere confermata la regola che consente di ospitare in casa non più di due persone.

Nella bozza, viene riferito dalle agenzie, non compare invece la dichiarazione di zona arancione per tutto il Paese durante i fine settimana, mentre non viene esclusa l’introduzione di una zona bianca per i territori con indici di contagio molto bassi.

Una misura, ha detto secondo quanto si apprende il ministro della Salute, Roberto Speranza, “per dare un segnale che il Paese sta facendo un lavoro che gli consentirà di entrare in una fase diversa in un tempo medio”. Il ministro ha ricordato che la situazione dei contagi in Europa è “complessa” e che “senza le misure natalizie avremmo avuto altri numeri”.

Sulla stessa linea è il ministro Boccia: “Il sistema a fasce ci ha salvato due volte da un nuovo lockdown, quello che sta succedendo in Europa è sotto gli occhi di tutti”, ha affermato ribadendo che le attività che rimarranno chiuse saranno ristorate, così come chiesto dalle Regioni.

Procede speditamente la somministrazione dei vaccini

Sul tema dei vaccini Boccia ha invitato tutti a evitare le polemiche. “L’Italia è il primo Paese in Europa per la somministrazione. Un risultato impossibile senza il sacrificio e l’abnegazione delle donne e degli uomini del sistema sanitario nazionale, delle forze dell’ordine e delle forze armate”, ha aggiunto ringraziando “tutti i presidenti di Regione per il lavoro svolto e per quanto continueranno a fare per mettere in sicurezza il Paese. La campagna di vaccinazioni – ha sottolineato – non è una competizione a squadre ma una partita che l’Italia gioca insieme, con un unico spirito nazionale e di squadra”.

 

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